14 Ott 2013
La Commissione giustizia del Senato ha accolto un emendamento, presentato dai senatori del Movimento 5 Stelle Buccarella e Cioffi, con il quale viene abrogato il reato di ingresso e soggiorno illegale. Per tale iniziativa, Grillo e Casaleggio hanno sconfessato i due senatori, con il solo risultato, però, di ritrovarsi contro tutti i senatori penta stellati, i quali non intendono ritirare l’emendamento. Perché il reato sia definitivamente cancellato occorre ora l’approvazione da parte del Senato e della Camera. Se ciò avverrà, la cancellazione del reato segnerà una netta inversione di tendenza nelle politiche migratorie. La mancanza di documenti non sarà più un reato penale e tornerà ad essere sanzionata solo amministrativamente. Conseguentemente gli uffici giudiziari potranno occuparsi d’altro e non più di costosi quanto inutili procedimenti penali. L’emendamento è stato votato dal Pd, da Sel e da alcuni senatori del Pdl. Nonostante lo sbarramento di parte del Pdl, i numeri per abolire il reato ci sono.
Non deve sorprendere, infine, la scomunica di Buccarella e Cioffi da parte di Grillo e Casaleggio. Soprattutto in tema di immigrazione, ma non solo, da anni sono chiare le idee reazionarie e populiste di Grillo, il quale, tra l’altro, ha sostenuto che gli irregolari devono stare tutti in galera e che lo ius soli non è una priorità.