30 Giu 2011
PER INVESTIRE IN UN BUON FUTURO
di Mohcine El Arrag
Oggi guardare al futuro dell’Italia significa misurarsi con la presenza di oltre 4 milioni 200 mila cittadini di altre nazionalità, il 22 per cento dei quali sono minori nati o cresciuti in Italia. In particolare vuol dire rispondere alla loro sempre più impellente richiesta di sentirsi pienamente parte del Paese che hanno scelto per il loro progetto di vita. Si può farlo consentendo ai loro figli non solo di ‘sentirsi’ italiani, ma di esserlo effettivamente, e ai loro genitori di poter partecipare alle scelte della comunità in cui vivono. E cittadinanza e diritto al voto sono proprio i temi al centro della campagna ‘L’Italia sono anch’io’, promossa da un cartello di 19 organizzazioni della società civile, tra le quali vi è la Cgil, che a partire da settembre si impegnerà nella raccolta delle firme necessarie alla presentazione di due proposte di legge di iniziativa popolare per riformare le attuali norme sulla cittadinanza, ormai obsolete, e per il recepimento del Capitolo C della Convenzione di Strasburgo del 1992 sulla partecipazione degli stranieri alla vita pubblica a livello locale, capitolo mai ratificato dall’Italia. In particolare sul tema della cittadinanza le proposte mirano, tra l’altro, all’adozione del principio dello ius soli per garantire la cittadinanza italiana a chi nasce in Italia; ad assicurarla ai minori che hanno frequentato e concluso un ciclo d’istruzione; a ridurre, per gli adulti, da 10 a 5 gli anni di soggiorno richiesti per la naturalizzazione.
Quella che parte a settembre è una battaglia di civiltà per dare diritti a chi non ne ha e per investire in un buon futuro. Perciò condividiamola in tanti.
PER SAPERNE DI PIU’:
http://www.cgilmodena.it/litalia-sono-anchio-capmpagna-per-diritti-di-cittadinanza-e-di-voto.html
IL SITO DELLA CAMPAGNA: www.litaliasonoanchio.it