“PER UN CONTRATTO GIUSTO E UN LAVORO STABILE”. SCIOPERO SCUOLA, UNIVERSITA’, RICERCA E AFAM GIOVEDI’ 31 OTTOBRE

29 Ott 2024 afam, flc, per un contratto giusto e un lavoro stabile, presidio, ricerca, sciopero, scuola, università,

Sciopero nazionale giovedì 31 ottobre per l’intera giornata dei lavoratori e delle lavoratrici dei settori della conoscenza: scuola, università, ricerca e alta formazione artistica e musicale (Afam).
A Modena e in tutti i capoluoghi dell’Emilia Romagna è previsto un presidio a partire dalle ore 10 (e sino alle 12) presso la prefettura di Modena (viale Martiri della Libertà). Sono previsti interventi di delegati e delegate e lavoratori e lavoratrici della scuola, dell’università, della ricerca e dell’associazionismo studentesco.
Lo sciopero si inserisce nel filone delle mobilitazioni della Cgil che in queste settimane hanno coinvolto altri settori a cominciare da automotive e sanità.
Per i settori coinvolti, la Flc Cgil vuole rivendicare una nuova politica sociale, contrattuale ed economica, maggiori investimenti per la scuola statale e per tutti i settori della conoscenza che la legge di Stabilità, al netto di proclami e propaganda, invece taglia e riduce e per difendere la scuola della Costituzione.
Come più volte denunciato, la condizione problematica del lavoro pubblico dei diversi comparti di
contrattazione è fortemente aggravata dalle scelte di questo Governo sia sul piano delle politiche generali che sul piano contrattuale.
Nello specifico le ragioni dello sciopero sono:

  1. Il rinnovo del CCNL 2022-24 con risorse adeguate a mantenere il potere d’acquisto delle retribuzioni rispetto all’inflazione del triennio 2022-2024: lo stanziamento previsto dal governo è del 5,78% a fronte dell’inflazione IPCA che si attesta al 17,3%.
  2. La salvaguardia della dimensione nazionale del CCNL contro ogni ipotesi di regionalizzazione del sistema di istruzione e della ricerca.
  3. La riconduzione al CCNL di tutte le materie di natura contrattuale, dall’utilizzo delle risorse economiche, all’ordinamento professionale, ai percorsi di valorizzazione.
  4. Un piano di assunzione e la stabilizzazione del precariato nei settori della conoscenza e contro l’uso abusivo di successivi contratti e rapporti di lavoro a termine.
  5. Il contrasto al definanziamento dei settori della conoscenza e ai tagli annunciati nella prossima legge di bilancio: già quest’anno a Modena registriamo un taglio di circa 50 unità di personale ATA nell’organico di fatto, mentre la legge di stabilità votata dal Governo e in discussione al Parlamento prevede per il prossimo anno scolastico un taglio di 5.660 docenti e 2.174 unità di personale ATA.
    Sul versante Università invece già il 2024 ha visto un taglio di oltre mezzo miliardo di euro al Fondo di Finanziamento Ordinario, il fondo cioè che finanzia le spese per il personale e di funzionamento degli atenei. Un taglio che pregiudica la sostenibilità finanziaria e la tenuta del sistema universitario. Per l’università di Modena e Reggio Emilia parliamo di 4 milioni di euro in meno.
  6. Stop a interventi di riforma che stanno peggiorando il sistema di istruzione e formazione e rischiano di precarizzare ulteriormente e privatizzare i settori della conoscenza.

Modena, 29.10.24

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