“PER UNA NUOVA IDEA DI PROGRESSO SOCIALE”, IERI L’ASSEMBLEA TERRITORIALE CGIL APERTA ALLE ASSOCIAZIONI

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Povertà lavorativa, emergenza della sicurezza sul lavoro, precariato e in particolare il ruolo delle donne e dei giovani nel mondo del lavoro. Ma anche pace e prospettive.
Sono questi alcuni dei focus di discussione dell’Assemblea territoriale confederale della Cgil di Modena, dal titolo “Per una nuova idea di progresso sociale”, che si è svolta ieri 17 maggio nel cortile del circolo Arci Vibra e che segna l’avvio di una mobilitazione che si concluderà a Roma il 18 giugno, con l’Assemblea nazionale che porterà a sintesi il percorso di coinvolgimento di in tutti i territori.
L’Assemblea è stato un nuovo momento di discussione aperto con delegate e delegati, attiviste ed attivisti delle leghe pensionati e il contributo di associazioni, che è stato inaugurato a Modena, ma che verrà organizzato anche sulla provincia, ed è stata aperta della relazione del segretario della Cgil di Modena Daniele Dieci. Il segretario Cgil ha dato il via ai lavori della giornata, partendo dai dati allarmanti del rapporto Oxfam “Disuguitalia: ridare valore, potere e dignità al lavoro”.
“In Italia 1 lavoratore su 8 vive con reddito insufficiente per mantenere il suo nucleo familiare con un’incidenza della povertà lavorativa in crescita del 3% in poco più di un decennio, passata dal 10,3% al 13,2%. Il fenomeno colpisce di più, in termini relativi, chi vive in nuclei monoreddito, chi ha un lavoro autonomo, e chi, tra i dipendenti, lavora nel corso dell’anno in regime di tempo parziale”.
Sono seguiti gli interventi di 10 tra delegate e delegati di importanti realtà lavorative del territorio e delle associazioni invitate: associazione studentesca Udu, Libera e Anpi. Sono state portate le diverse esperienze nel mondo del lavoro: tra precariato, appalti, conciliazione tempi di vita e di lavoro, condizione degli studenti universitari e dei giovani nella società, legalità, trasformazione digitale e riflessioni significative su quali cambiamenti e quale idea di progresso sociale, intendiamo portare avanti.
A chiudere i lavori, Emilio Miceli della segreteria nazionale Cgil: “bisogna rimettere al centro il lavoro, fare della giustizia sociale il parametro delle scelte politiche e di investimento e utilizzare le risorse europee e nazionali per affrontare la transizione digitale e ambientale senza lasciare indietro nessuno, garantendo il diritto alla salute, alla conoscenza, all’invecchiamento attivo”.
Con il tema della giustizia sociale al centro, si sono chiusi i lavori della giornata.

Cgil Modena

 

Modena, 18/5/2022

 

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