PESANTE REPORT SULLA “ECONOMIA NON OSSERVATA, EVASIONE FISCALE E CONTRIBUTIVA”. EMILIA ROMAGNA IN ZONA ARANCIONE MA ANCHE ROSSA

24 Feb 2021 agenzia delle entrate, cgil modena, documento di economia e finanza 2020, emilia romagna, evasione fiscale e contributiva, iva, ministero economia e finanze, personale ispettivo,

Pesante Report, non tanto per le 348 pagine da sfogliare, ma sopratutto per la durezza e pesantezza dei dati nazionali e regionali.
Una delle priorità del nuovo governo Draghi proposta alle Camere, è proprio e finalmente “una urgente ed organica riforma fiscale”, con semplificazioni, riduzione della pressione fiscale passando decisamente da una più equa “progressività” delle aliquote e più efficace contrasto alle evasioni e truffe .
Un programma di riforma fiscale sostenuto e proposto convintamente dalle Confederazioni sindacali Cgil ,Cisl e Uil chiamate in consultazione.
Un fisco più equo e coerente con la nostra Costituzione passa necessariamente da un’economia più legale e da un lavoro più regolare, senza nero e caporalato.

Ulteriore ed autorevole conferma si trova nel recente e pesante Documento di Economia e Finanza 2020, emesso dal Ministero dell’Economia così titolato: “Relazione sulla economia non osservata e sull’evasione fiscale e contributiva”.
Ovvero, l’ampia documentazione/certificazione del volume delle entrate sottratte allo Stato ed Istituzioni territoriali, e quindi alla tenuta dei servizi sociali e pubblici, ma anche e purtroppo, con il furto contributivo del lavoro nero che ruba, tra l’altro, la regolare pensione a quei lavoratori vittime di sfruttamento.
Quanto si continua ad evadere in questo Paese? Conserviamo, anzi peggioriamo, il vergognoso record Europeo con quasi 109 miliardi evasi in un solo anno: circa la metà dello “storico contributo” che ci dovrà/dovrebbe arrivare dall’EU per rinascere dalla maxi-crisi-Covid !
Una montagna di risorse rubate allo Stato/alla società, con in primis il furto annuale di ben 33,4 miliardi per evasione Iva e 31,6 miliardi tolti all’Irpef, bruciando la pelle del mondo del lavoro e della leale concorrenza.
Nonostante gli sforzi apprezzabili, visibili anche nei nostri territori, dell’Agenzia delle Entrate, Inps, Inail, Ispettorato del Lavoro e Guardia di Finanza, la montagna franosa dell’evasione resta troppo elevata. Azioni ispettive efficaci che nell’ultimo anno hanno prodotto un recupero nazionale di 19,8 milairdi con 159.805 accessi ispettivi, rilevando ben 99.086 aziende irregolari, accertando un esercito di 356.145 lavoratori irregolari e 41.544 in nero completo.
Ma a casa nostra va meglio? La tabella 2.9 del Report mostra le posizioni regionali complessive, su “economia non osservata – sottodichiarata – lavoro irregolare ” e l’Emilia Romagna risulta al triste 5° posto, dopo Lombardia, Lazio, Campania e Veneto.
E ben visibili, in tabella successiva, le “irregolarità del lavoro nei vari settori di attività“. In ordine di degrado i nostri pezzi di economia più colpevoli sono: agricoltura, poi costruzioni, servizi alle persone (!!), commercio, servizi professionali (!!), industria…
A tale proposito, nel riassunto dei dati ispettivi nazionali (pag. 265) si vede che in Emilia Romagna siamo la 3° regione per riscontro di irregolarità nel lavoro, con ben il 75,1% sul totale delle ispezioni.
Molto concreta e poco onorevole è la tabellina 4.A che classifica le regioni col peggior numero di “sanzioni irrogate” alle ditte per lavoro nero: dopo Campania, Puglia e Lombardia…viene l’Emilia Romagna: un 4° posto pieno di problemi.
Non meno preoccupante è vedere la nostra regione fra quelle più rosse, colpevoli del “gap IVA” (vedi nell’immagine).

Siamo perciò dentro ad un maxi-virus dell’evasione fiscale e lavoro irregolare, molto antico e radicato, ma pure troppo poco curato; e ben sappiamo che è poi da queste pratiche disoneste – così ampie anche nei nostri territori – che si alimenta il riciclaggio illegale ed il radicamento malavitoso in economia. E non può essere solo un quotidiano problemone per il Sindacato.
Intanto il Governo dovrebbe rafforzare gli organici del personale ispettivo, da anni bloccati ed oggi fermi ad un incredibile n° di 1.772 ispettori in tutta Italia ! Ne mancano anche qui, in Regione e a Modena.
Rafforzare poi la prevenzione nelle scelte dei territori.
A partire dall’azione dei Tavoli regionali e sopratutto dei Tavoli provinciali sulla legalità con Prefetti, Comuni, Rappresentanze delle imprese e Sindacati, per occuparsi di questo quadro largamente evasivo e di economia illegale.
Vanno introdotte, nel governo dei territori, concrete misure di contrasto e prevenzione diffusa, che spinga la nostra attività imprenditoriale ad isolare il mercato ed il lavoro irregolare.
Spingendo inoltre i nostri Comuni ad avere più personale dedicato per tornare ad essere più efficaci nel “segnalare gli evasori sospetti” all’Agenzia delle Entrate.
Lo prevede una buona legge.
I Comuni li possono ben “vedere in diretta” e segnalando, incasseranno il 100% delle risorse evase così poi recuperate.
N.B.: i nostri Comuni emiliano-romagnoli restano ancora al primo posto nazionale per n° di segnalazioni ed incassi recuperati,ma…in soli tre anni sono diminuiti di oltre il 30% !

Franco Zavatti
Cgil Modena/coordinamento legalità

Modena, 24/2/2021

 

Servizio del Tg Trc Modena, edizione delle ore 19.30 del 24/2/2021

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