12 Dic 2012
di Arturo Ghinelli
Il gruppo CRC ha prodotto il 5° Rapporto di aggiornamento sulla Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia, che ogni anno fotografa la condizione dei minori in ogni ambito della loro vita ed esprime raccomandazioni alle istituzioni competenti al fine di garantire il rispetto dei loro diritti. Emerge che il nostro Paese si colloca ai primi posti in Europa per dispersione scolastica e incremento della povertà e supera la media UE per minori a rischio di povertà o esclusione sociale.
Sono 1.876.000 i minori in condizioni di povertà relativa, di cui 1.227.000 al Sud, ai quali si aggiungono 359 mila bambini che nel meridione vivono in condizioni di povertà assoluta. Povertà infantile, dispersione scolastica, lavoro minorile, peggioramento delle condizioni di salute e violenza sono fenomeni connessi. I più esposti al lavoro precoce sono maschi in età compresa tra gli 11 e i 14 anni, che risiedono in territori ad alto tasso di disoccupazione e sono più a rischio dal punto di vista cognitivo, relazionale e sociale.
Per il diritto all’istruzione dei minori stranieri, il 5° Rapporto raccomanda al MIUR: 1) di realizzare delle campagne di sensibilizzazione nazionale al fine di combattere gli atteggiamenti di chiusura e di resistenza alla dimensione internazionale della scuola italiana, favorendo così l’inclusione e l’integrazione di tutti i minori stranieri nelle scuole; 2) di assicurare una fruttuosa inclusione, superando le rigidità di criteri meramente quantitativi nella formazione delle classi, insistendo sulla predisposizione di materiale informativo e della modulistica nelle diverse lingue straniere, nonché sull’istituzione di un protocollo e di una commissione di accoglienza dei minori e sulla presenza stabile nelle scuole di mediatori culturali; 3) di garantire che le pratiche di ricongiungimento familiare diano al minore la possibilità di arrivare in Italia prima dell’inizio dell’attività scolastica, così da poter avviare la formazione alla lingua italiana con tempestività.
A proposito di dispersione scolastica raccomanda al MIUR di implementare il sistema informatico relativo all’anagrafe nazionale degli studenti e di finanziare progetti di sostegno e incentivazione allo studio. Esprime forte preoccupazione per la cancellazione del Fondo Nazionale Straordinario per i Servizi Socio Educativi per la prima Infanzia e per la delle risorse per il Fondo Nazionale per le Politiche Sociali.
Il Rapporto dedica attenzione anche ai minori stranieri in Italia. In particolare dicembre 2011 risultavano essere 7.750 di cui 1.791 irreperibili. Segnala che in alcuni casi i minori sono stati accolti in modo inadeguato, hanno vissuto in condizioni di promiscuità con gli adulti, privati di adeguate cure e della libertà personale.
http://gruppocrc.net/IMG/pdf/5o_Rapporto_di_aggiornamento__Gruppo_CRC.pdf