27 Mar 2013
di Ciro Spagnulo e Mohcine El Arrag
1/3 della popolzione italiana presenta l’ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Nella popolazione ISEE coloro che sono nati all’estero sono il 12% nella media nazionale.Sono dati del Rapporto Isee 2012 (Quaderni della ricerca sociale 20, Ministero del Lavoro).
L’ISEE è stato introdotto nel nostro ordinamento alla fine degli anni 90 allo scopo di individuare “criteri unificati di valutazione della situazione economica di coloro che richiedono prestazioni o servizi sociali o assistenziali non destinati alla generalità dei soggetti o comunque collegati nella misura o nel costo a determinate situazioni economiche”. Secondo il Rapporto Isee 2012 (Quaderni della ricerca sociale 20, Ministero del Lavoro) 1/3 della popolazione lo presenta. Si tratta di quei nuclei familiari che hanno diritto ad accedere a politiche sociali agevolate e a particolari prestazioni e/o servizi socio-assistenziali: dal costo delle rette degli asili nido o le mense scolastiche alla social card a misure locali di sostegno economico. Di queste, il 10% dichiara zero e il 20% meno di 3 mila euro. Inoltre l’80% (che sale al 96% nel Mezzogiorno) dice di non possedere nemmeno un conto corrente o un libretto di deposito. Infine, per il 60% il patrimonio immobiliare non ha rilevanza alcuna sul valore dell’Indicatore.
Nella popolazione ISEE coloro che sono nati all’estero sono il 12% nella media nazional. In particolare, nel Nord-Est più di un richiedente su quattro è nato all’estero, metà dei quali provenienti da Medio Oriente, Asia e Africa, i rimanenti principalmente dall’Europa orientale. Si tratta comunque di paesi a forte pressione migratoria e, nel caso di nati in Europa orientale, molto probabilmente di una migrazione piuttosto recente. Una situazione per molti versi analoga a quella del Nord-Est la si registra nel Nord-Ovest, con percentuali leggermente più contenute (la popolazione nata all’estero rappresenta circa il 23% contro il 26% del Nord-Est) e una presenza maggiore dall’America Latina. All’opposto, nel Mezzogiorno la popolazione ISEE nata all’estero è molto contenuta (4,7%), e di questa gran parte (circa un terzo) è nata in paesi”occidentali, interessati in passato dall’emigrazione italiana. Il che farebbe ipotizzare che si tratti di “emigranti di ritorno”.
Risulta confermata la tendenza, già rilevata negli anni precedenti, a una maggiore crescita del numero di richiedenti prestazioni attraverso l’ISEE nati all’estero rispetto ai richiedenti nati in Italia (+5,8% per i nati all’estero, +1,3% dei nati in Italia). Particolarmente significativa la crescita della popolazione ISEE nata in Medio Oriente, Asia, Africa ed Oceania (+8,6%), si riducono invece, rispetto al passato, i tassi di crescita dei nati nell’Europa dell’Est.