04 Mag 2009
L’INCA, il patronato della Cgil, dà notizia di un incontro svoltosi nei giorni scorsi tra ANCI
(Associazione Nazionale Comuni Italiani), CE.PA. (il coordinamento dei patronati Inca, Inas, Ital e Acli), Poste e la Direzione Centrale dell’Immigrazione e Polizia delle Frontiere-Ministero dell’Interno sul malfunzionameno del Portale Immigrazione.
“Il rappresentante di Poste ha riconosciuto che il portale ha presentato problematiche, a partire dal mese di gennaio, a causa di un virus, e nei mesi successivi” per l’elevato incremento di accrediti e di accessi per la compilazione della modulistica (10.000 accessi mensili) e la visualizzazione dell’esito delle pratiche (300.000 accessi mensili). Il programma informatico non è stato pertanto in grado di sostenere questo enorme flusso di accessi”, ma già in questi giorni dovrebbe riprendere a funzionare correttamente per l’implementazione di una piattaforma. “Allo stesso tempo” le Poste “stanno predisponendo la cancellazione dei dati relativi alle pratiche evase” allo scopo di alleggerire e rendere più efficiente il sistema.
In merito ai ritardi nella consegna dei PSE, il rappresentante del Ministero dell’Interno ha comunicato “che l’obiettivo è di consegnare i permessi di soggiorno in 60 giorni dall’invio dell’istanza. Per fare questo sono monitorati i tempi di lavorazione delle Questure e quelli del Poligrafico dello Stato. … Molte questure stanno lavorando con tempi più stretti e riducendo progressivamente l’arretrato giacente. Anche il Poligrafico dello Stato sta recuperando i ritardi accumulati in passato”.
Allo scopo di snellire ulteriormente i tempi, è stata avviata una sperimentazione a Siena, Viterbo e Firenze.
“In queste tre città gli stranieri ottengono una lettera con l’appuntamento già fissato con la Questura, al momento della presentazione del kit a Poste. In questo modo gli appuntamenti -a detta del Ministero- vengono presi poco dopo più di 10 giorni dalla presentazione e Siena ha già consegnato il primo permesso di soggiorno, perciò dopo 35 giorni dalla presentazione della domanda” (ne abbiamo parlato nei giorni scorsi, ndr). La sperimentazione verrà allargata man mano ad altre città.
La riunione si è conclusa con un impegno a realizzare incontri più frequenti per affrontare le tematiche ancora in essere, in particolare quelle già evidenziate dal CE.PA. con una nota inviata tempo fa.
Per il comunicato stampa dell’Inca: