07 Lug 2020 anziani, assistenza, contagiati, coronavirus, covid-19, cra, decessi, qualità della vita, residenza anziani, sistema sanitario, sistema socio-sanitario, spi,
Anche in questi giorni si infiammano le polemiche su come le persone anziane di Modena sono uscite o, peggio, non sono uscite dalla Emergenza Covid 19.
Le nostre istituzioni, i nostri presìdi sanitari, la società in genere sono stati in grado di fronteggiare questo travagliato periodo ?
Di chi sono le responsabilità delle mancanze che hanno provocato la scomparsa di un numero consistente di nostri concittadini anziani ? Si poteva fare di più ? Si poteva fare meglio ?
Non vi è dubbio che la pandemia ha portato alla ribalta questioni legate ai sistemi sanitari e sociosanitari tra cui, una fra tutte, quella delle Case Residenza Anziani.
Sono molteplici le traiettorie di sviluppo che le Cra hanno subito in questi ultimi anni, ma un punto sul quale non ci stanchiamo di insistere è che, al di là del percorso istituzionale di accreditamento, sia necessario sviluppare sistemi di valutazione e controllo della qualità dell’assistenza fornita, sistemi che si fanno sempre più necessari, non solo laddove esiste una gestione privata, ma anche laddove il soggetto pubblico è chiamato a rendicontare.
Noi siamo convinti che, come inizio, sia necessaria un’approfondita disanima dei meccanismi che hanno scandito questi burrascosi mesi.
Interrogandoci su dove e come non si è riusciti a fare in modo che il numero dei morti e dei contagiati non si rivelasse così alto.
Individuando, altresì, i punti di eccellenza, che dovranno diventare le buone pratiche obbligatorie per tutti.
Ma questo non è sufficiente.
Tutto l’universo delle problematiche relative agli anziani, dalla residenza, l’assistenza, la non autosufficienza, la gestione della salute (lavorando sulla prevenzione e non soltanto sulle acuzie), la solitudine, lo stile di vita, ecc…hanno bisogno di essere esaminate, con competenza e audacia amministrativa e scientifica, fuori da visioni ideologiche o soltanto emotive.
Insomma è necessario che noi tutti ci dotiamo di una roadmap che, partendo dall’oggi, sia in grado di intervenire in modo più efficace sugli oramai prevedibili impatti che l’aumento consistente del numero degli anziani ci riserva.
Riprogettare il modello di assistenza come un servizio di comunità.
Non siamo all’anno zero.
Siamo in una fase nella quale, ognuno con le proprie storie, competenze, capacità può e deve contribuire a migliorare la vita di questa sempre più importante componente della nostra società.
Noi “staremo” con chi si impegnerà in questa opera non semplice, ma assolutamente necessaria.
Riccardo Masetti Spi/Cgil Modena
Sergio Davoli Fnp/Cisl Emilia Centrale
Fernanda Malavolti Uilpensionati Modena
Modena, 7/7/2020