POSTE ITALIANE: SCIOPERANO PER LA TERZA VOLTA LE ADDETTE DELLE PULIZIE. PRESIDIO MARTEDI’ 6 FEBBRAIO DAVANTI ALLA SEDE DI POSTE ITALIANE

05 Feb 2018 filcams, poste italiane, pulimento, pulizie, sciopero,

Continuano le proteste delle dipendenti di Miorelli Service Spa, società trentina di facility management che è da poco subentrata negli appalti di pulizie degli uffici modenesi di Poste Italiane. Dopo l’iniziativa di sciopero e presidio di fine 2017, le lavoratrici hanno di nuovo incrociato le braccia il 24 e 25 gennaio e si fermeranno nuovamente il 5 ed il 6 febbraio contro i pesanti tagli all’orario di lavoro e di conseguenza al loro salario.
Nella seconda giornata di sciopero, martedì 6 febbraio, è previsto un presidio davanti agli uffici di Poste Italiane in via Divisione Acqui a Modena, dalle ore 9 alle 11.
“Sappiamo che continuare a scioperare è un sacrificio economico per queste lavoratrici, a cui è già stato tolto tanto dal salario – afferma Alessandro Santini della Filcams-Cgil di Modena – ma le dipendenti degli appalti postali sono decise a non mollare”.

“Oltre ai tagli di orario che ormai si ripetono inesorabilmente ad ogni cambio di appalto presso Poste Italiane – continua il sindacalista della Filcams/Cgil – abbiamo riscontrato anomalie sulle buste paga di tutte le 30 lavoratrici che hanno accettato di passare sotto la Miorelli Service. Vengono infatti riconosciuti rimborsi chilometrici inferiori a quanto previsto dalla contrattazione territoriale e molte altre voci in busta paga non sono corrette tanto che, a oggi, non solo il personale impiegato ha meno ore a disposizione di prima, ma quelle che lavora sono anche pagate meno”.

La Filcams/Cgil di Modena ha sinora ricevuto una sola risposta dalla ditta in appalto presso Poste. “Alle nostre richieste” – dichiara Santini – “è stato risposto solo che i contratti di assunzione erano finalmente stati inviati alle lavoratrici, ma questo è un atto dovuto e, anzi, ci tocca di sottolineare un clamoroso ritardo nella gestione delle pratiche di assunzione, visto che queste lavoratrice sono dipendenti di Miorelli dal 1° novembre del 2017. Ancora, non ci è stato mostrato il capitolato di appalto che giustificherebbe i tagli delle ore, che vanno dal 25% al 50% rispetto a prima. Sembra che l’azienda preferisca questo braccio di ferro invece di tentare una mediazione a carte scoperte”. Per questo il sindacato sta valutando insieme ad un legale per capire se esistano i margini di comportamento antisindacale che impedisce ai lavoratori di conoscere la verità sull’appalto.

Inutile dire che, comunque, anche Poste Italiane è chiamata in causa e, sinora, dai dirigenti della più grande azienda italiana sono giunti solo silenzi. Totale indifferenza verso il destino di queste lavoratrici, ma anche, sottolineano i sindacati, nei confronti dello stato di cura e igiene dei propri uffici che, con le ancor più ridotte tempistiche di lavoro, non possono certo essere ben puliti.
“Per questo – conclude Santini – stiamo lavorando per capire lo stato delle cose anche negli altri territori della regione interessati dai cambi-appalto ed estendere la vertenza, e cercare di riportare il committente alle proprie responsabilità”.

Modena, 2 febbraio 2018

 

Presidio lavoratrici appalti pulizie, martedì mattina 6 febbraio 2018

 

5 e 6 febbraio 2018, sciopero adette pulizia presso poste italiane

 

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