28 Mag 2014
Nei giorni è stata depositata alla Corte di Cassazione una proposta di legge di iniziativa popolare che chiede il riconoscimento come minoranza linguistica dei rom e dei sinti. Si cerca per questa via di porre rimedio alla discriminazione messa in atto nel 1999 quando fu approvata la legge 482, il cui titolo è “Norme in materia di tutela delle minoranze linguistiche storiche”, che aveva, per l’appunto, escluso rom e sinti dal riconoscimento, concedendolo invece alle minoranze etnico-linguistiche albanese, catalana, germanica, greca, slovena, croata, francese, franco-provenzale, friulana, ladina, occitana e sarda. L’esclusione venne e viene giustificata con il fatto che si tratta di una minoranza “sprovvista di territorio”, benché la maggior parte dei rom e dei sinti sia stanziale da generazioni. L’inizativa è sostenuta da 43 associazioni di sinti e rom e da associazioni e organizzazioni sindacali, tra le quali la Cgil.
La proposta di legge fa riferimento alla Carta europea per le lingue nazionali e minoritarie approvata nel 1992 dal Consiglio d’Europa che l’Italia ha firmato nel 2000 ma non ha ancora ratificato. Sinti e rom costituiscono la più numerosa minoranza linguistica.