12 Set 2014 esodati,
Modena, 11 settembre 2014
Circa 200 fra delegati, funzionari e attivisti sindacali partecipano lunedì prossimo 15 settembre all’iniziativa promossa da Cgil-Cisl-Uil su pensioni e Riforma Fornero.
L’incontro si tiene la mattina, ore 9-13, presso il Centro Famiglia di Nazareth (via Formigina) 319.
Introduce i lavori Luigi Tollari segretario provinciale Uil Modena-Reggio Emilia, a seguire l’intervento di Cristiano Marini del patronato Inas/Cisl in rappresentanza dei tre patronati confederali, dell’onorevole Maria Luisa Gnecchi capogruppo PD Commissione Lavoro Camera dei Deputati. Le conclusioni sono affidate a Tania Scacchetti segretario Cgil Modena. Previsti durante il dibattito interventi di delegati e funzionari sindacali.
L’iniziativa di lunedì prossimo rientra nella campagna di assemblee e di informazione che Cgil-Cisl-Uil stanno conducendo da inizio estate per presentare e discutere con i propri iscritti (lavoratori e pensionati) la Piattaforma sindacale unitaria “Fisco e Previdenza”.
Lunedì prossimo sul tappeto ci saranno i danni causati dalla Riforma Fornero delle pensioni (dagli esodati, alle rigidità sull’età di pensionamento, alle penalizzazioni sulle pensioni di anzianità) e le controproposte sindacali.
I sindacati chiedono infatti che si metta mano alla Riforma Fornero: a regime nel 2023 si potrà andare in pensione con 69 anni e 11 mesi, “una prospettiva inaccettabile per molti lavoratori – spiegano i segretari provinciali di Cgil Cisl Uil Scacchetti-Ballotta-Tollari – a cominciare da quelli che fanno mestieri cosiddetti usuranti di cui non si è tenuto conto nella Fornero”.
“Chiediamo innanzitutto il ripristino della flessibilità in uscita a partire dai 62 anni di età senza penalizzazioni, oppure con la possibilità di combinare età e contributi – aggiungono i sindacalisti – occorre mantenere incentivi per chi rimane oltre questa età, ma non penalizzare chi decide di uscire”.
Inoltre, i sindacati chiedono che si affronti in modo strutturale il problema degli esodati (a livello nazionale 162.000 sono stati salvaguardati, ma oltre 130.000 attendono ancora risposta) e soprattutto che si dia certezza di una pensione dignitosa ai giovani lavoratori che tra precarietà e lavori discontinui rischiano di non averla!
Ribadiscono anche la necessità della rivalutazione delle pensioni in essere, ferme da anni.
Il dibattito di lunedì prossimo si annuncia ricco di spunti e controproposte da fare al Governo!
Quanto è stata previdente la Riforma Fornero, 15/9/2014