REGOLARIZZAZIONE: OGGI IL VIA. LE NOTIZIE UTILI

01 Set 2009

   Parte oggi la regolarizzazione di colf e badanti. Ecco di seguito un’utile scheda.
 Dal 1° al 30 settembre è possibile regolarizzare le posizioni di collaboratrici/ri domestici e assistenti alla persona che:
– al 30 giugno 2009 lavorano irregolarmente;
– lavorano da almeno 3 mesi (cioè almeno dal 1° aprile 2009);
– continuano a lavorare alla data di presentazione della domanda

Quali datori di lavoro possono presentare la domanda di “Dichiarazione di emersione”?
• cittadini italiani
• cittadini di un Paese membro dell’Unione Europea
• cittadini extracomunitari in possesso del titolo di soggiorno CE di lungo periodo
• familiari extracomunitari di cittadino comunitario che siano in possesso di carta di soggiorno

Quali lavoratori possono essere regolarizzati?
• Italiani
• Comunitari
• Extracomunitari regolarmente presenti sul territorio nazionale
• Extracomunitari anche privi di permesso di soggiorno

Come e quando si può presentare la domanda per regolarizzare il rapporto di lavoro?
La “Dichiarazione di emersione” può essere presentata dai datori di lavoro dal 1° al 30 settembre 2009.
Per i lavoratori italiani, comunitari ed extracomunitari con permesso di soggiorno che consente di svolgere attività di lavoro subordinato, la domanda va presentata direttamente all’INPS, utilizzando un apposito modello, attraverso il Contact Center o mediante la procedura on-line messa a disposizione dall’INPS.
Per i lavoratori extracomunitari non in regola con il permesso di soggiorno, o con permesso di soggiorno che non consente lo svolgimento di attività di lavoro subordinato, la domanda va presentata allo Sportello Unico compente con procedura on-line.

Il contributo forfetario
Il datore di lavoro dovrà versare, in tutti i casi di regolarizzazione, un contributo forfetario di 500 € per ciascun lavoratore, con il Mod. F24. Detto contributo non è deducibile ai fini dell’imposta sul reddito, né rimborsabile.

Le specificità della regolarizzazione dei lavoratori extracomunitari non in possesso di permesso di soggiorno o con permesso di soggiorno che non consente attività lavorativa

Per i lavoratori per i quali il datore di lavoro ha presentato a suo tempo domanda di flussi di ingresso, può essere presentata domanda di regolarizzazione. Ciò comporterà l’automatica rinuncia alla richiesta di nulla osta in base al decreto flussi.

Quanti lavoratori possono essere regolarizzati
Ciascun nucleo familiare non può regolarizzare più di 3 lavoratori (1 colf e 2 badanti). L’orario di lavoro in caso di lavoro domestico, non può essere inferiore alle 20 ore settimanali, e la retribuzione deve essere almeno pari all’importo dell’assegno sociale.
Nel caso di assunzione di lavoratori che assistono il datore di lavoro o componenti della propria famiglia (anche non conviventi) affetti da patologie o handicap che ne limitino l’autosufficienza (badanti), dovrà essere presentata la certificazione che dimostri che tale limitazione è in atto almeno dal 1 aprile 2009 (certificazione di struttura sanitaria pubblica o certificato del medico curante).

Il requisito reddituale
Nel caso di assunzione per lavoro domestico, il datore di lavoro dovrà dimostrare di essere in possesso di un reddito annuo, per il 2008, non inferiore a 20 mila euro (se famiglia monoreddito).
Il reddito del nucleo familiare, invece, non potrà essere inferiore a 25 mila € se i soggetti conviventi che percepiscono reddito sono più di uno

Lavoratori esclusi
Non sono ammessi alla procedura di emersione i lavoratori extracomunitari:
• nei confronti dei quali sia stato emesso un provvedimento di espulsione per motivi di sicurezza, ordine pubblico o terrorismo,
• che risultino segnalati, anche in base ad accordi o convenzioni internazionali, ai fini della non ammissione nel territorio italiano,
• che risultino condannati, anche con sentenza non definitiva, per i reati previsti dagli art. 380 e 381 del codice di procedura penale

La procedura
Una volta inoltrata la domanda, lo Sportello Unico dopo aver verificato l’ammissibilità della domanda, convocherà le parti per la sottoscrizione del contratto di soggiorno e il rilascio del Mod. 209, necessario allo straniero per la richiesta del permesso di soggiorno.
Il datore di lavoro dovrà presentare copia della documentazione reddituale, della eventuale certificazione medica attestante la limitazione dell’autosufficienza e la ricevuta del pagamento del contributo forfetario.

Gli effetti della sanatoria

• Dall’entrata in vigore della legge e fino alla conclusione dei procedimenti di sanatoria, sono sospesi tutti gli effetti penali e amministrativi nei confronti sia del datore di lavoro che del lavoratori extracomunitario, relative all’ingresso irregolare nel nostro paese e all’impiego dei lavoratori, anche se attengono a norme di carattere finanziario, fiscale, previdenziale e assistenziale.

• Nel caso in cui non venga presentata domanda di dichiarazione di emersione da parte del datore di lavoro, la sospensione cessa il 30 settembre.

• Qualora il datore presenti domanda di emersione, nelle more del procedimento di emersione lo straniero non potrà essere espulso. E’ necessario, in questo caso, che il datore di lavoro consegni al lavoratore copia della ricevuta di avvenuta presentazione della domanda di emersione.

Per maggiori informazioni e per l’inoltro delle domande rivolgetevi alle sedi della CGIL

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