REPORT 2018 UNIONCAMERE, ECONOMIA REGIONALE IN CRESCITA. TOTALE SILENZIO PERO’ SUL CRESCERE DELLE ECONOMIE IRREGOLARI E MALAVITOSE

14 Feb 2019 appalti, coop spurie, economia, economia malavitosa, elenco di merito imprese, emilia romagna, illegalità, lavoro irregolare, lavoro nero, mercato del lavoro, pil, processo aemilia, rating di legalità, report unioncamere 2018, riciclaggio, sentenza Aemilia, subappalti, white list,

Il report 2018 sullo stato della economia regionale nell’anno appena concluso, elaborato da Unioncamere Emilia Romagna ( frontespizio in pdf), offre 150 pagine ricche di dati, confronti statistici, istogrammi e proiezioni future per ogni settore produttivo dei nostri territori.
Si conferma il quadro di un’economia forte e ai livelli più avanzati, in un contesto sociale e istituzionale ancora ben solido e reattivo, rispetto alle ben più preoccupanti tendenze nazionali.
Il Report conferma l’aumento del Pil che vede la nostra regione al vertice della crescita rispetto alle altre regioni italiane, pur nel quadro di un rallentamento per il nuovo anno in corso.
E’ confermato “…il forte sostegno dalle esportazioni dei nostri prodotti…la crescita della occupazione sul lavoro e la disoccupazione che si è ancora ridotta nel 2018”.
Un report di Unioncamere però molto attento a driblare altri dati non positivi, altrettanto ufficiali perchè emessi da organi dello Stato, che meglio completerebbero la rassegna qualitativa della nostra economia regionale, valutandone gli aspetti anche di segno diverso.

Portiamo qualche esempio concreto:
a) A partire dal capitolo 2.3 sul mercato del lavoro che dovrebbe approfondire con altre tabelle il dato che manca. A proposito degli occupati, si dovrebbe documentare che aumentano nel numero, ma calano in percentuale. Approfondire meglio i dati del nostro mercato del lavoro che vede cambiata molto la sua composizione: più dipendenti, più donne, ma meno ore lavorate, insieme a più precari, più part-time, meno lavoro giovanile e più lavoro per ultra 55 enni.
Come dire, per raffigurare le diverse tonalità di colore delle sei facce di un cubo, non basta disegnare un bel quadrato rosa !
b) Magari aggiungendo tabelline e dati troppo importanti, riferibili agli ultimi report del Ministero sui crescenti esiti ispettivi con lavoro nero ed irregolare nei nostri territori, o coi dati Inail sui crescenti incidenti sul lavoro e malattie professionali, che ci portano verso un podio nazionale rosso e non gradevole.
Magari approfondendoli settore per settore e rilevandone le criticità più forti e gravi, per ogni territorio e filone produttivo. Cioè, guardare meglio le nostre realtà produttive.
c) Ancor più sorprendente, il completo silenzio sul preoccupante crescere dei dati relativi alla economia collusa e malavitosa di questi territori, con nessun riferimento ai resoconti aggiornati della Banca d’Italia-UIF sulle troppe segnalazioni di operazioni sospette di riciclaggio: crescenti in numero e con tasso di “rischio medio-elevato” che supera il 60% !
Sarebbe invece utile approfondire a quali settori economici e produttivi si riferiscono i sospetti movimenti del riciclo e come si differenziano in questi nostri territori.
d) Un report 2018 senza una riga che porti un riferimento alla maxi-sentenza Aemilia, depositata nello stesso 2018, con i tantissimi agganci ed intrecci fra mafiosità, settori della imprenditoria e professioni che parlano i nostri dialetti, con le decine e decine di condannati ed imprese confiscate, con fenomeni accertati di caporalato ed appalti fasulli.
e) Nessuna tabellina che rapporti le scarse adesioni delle imprese nostrane alla “buona pratica” delle iscrizioni agli Albi del Rating di Legalità, o delle White List, o dell’Elenco di Merito regionale.
Buone pratiche, non burocratiche, che se monitorate già porterebbero ad un necessario incentivo e sostegno etico, specie nei settori produttivi più esposti alle denunce ispettive sulle diverse forme di irregolarità: lavoro nero, insicurezze accertate, evasioni fiscali/contributive, subappalti fasulli, collusioni sospette, ecc…
f) Il capitolo 2.13 dedicato alle imprese in forma cooperativa nulla dice del crescente ed allarmante fenomeno delle “coop spurie“, particolarmente diffuse in regione, specie nei settori più propensi al loro sfruttamento. Le cronache di ognuna delle nostre province confermano, quasi quotidianamente, una prassi illegale che vede troppo spesso solo il sindacato impegnato nella denuncia e contrasto.
Eppure, su questo filone scottante delle coop fasulle, proprio nello scorso 2018 e con la collaborazione della Camera di Commercio, le tre centrali Cooperative del modenese hanno presentato uno studio che certifica – nel delicato settore dell’autotrasporto/logistica/facchinaggio – che in questa provincia, ben il 30% delle coop “registrate nella lista delle imprese” NON sono attive! Che ben il 49% di esse NON ha depositato il bilancio dovuto ! Che ben il 71% di esse NON ha gli Organi Collegiali dovuti per legge, e sono così dirette da “Amministratori Unici” dei quali, incredibilmente, il 46% sono cittadini stranieri ! Qui da noi!
g) Infine, sarebbe stato utile radiografare la dinamica – accelerata tanto/troppo anche nella nostra regione – che ha portato alla larga destrutturazione, in tanti settori, della organizzazione produttiva aziendale, con appalto, subappalto/affitto di intere filiere produttive, nel nome del “risparmio sul lavoro”.
Col paradosso, sempre più diffuso e pesante nella nostra attività di contrasto sindacale, di riscontrare -all’interno dello stesso sito aziendale – l’applicazione di tanti e diversi contratti settoriali di lavoro. Ovviamente, al ribasso.

Auspichiamo, senza alcuna demagogia e nell’interesse prevalente di una corretta e completa lettura oggettiva e critica del nostro tessuto economico regionale, che il futuro Report di Unioncamere consideri a 360° i tanti pregi, insieme ai limiti, rischi documentati e distorsioni accertate.
Sarà così più agevole per tutti i soggetti sociali, economici ed istituzionali, agire per il meglio, facendo vera prevenzione sul malaffare e spingere per gli urgenti correttivi necessari.

Franco Zavatti, Cgil Modena-coordinamento legalità e sicurezza Cgil Emilia Romagna

Modena, 14/2/2019

 

Servizio Tg Trc Modena, edizione del 17/2/2019 delle ore 14

 

Servizio di Tv Qui Modena, edizione del 15/2/2019

 

image_print

Articoli correlati

26 Lug 2024 contratto

ADESSO BASTA! IL 31 LUGLIO IN PIAZZA PER IL CONTRATTO. PRESIDIO LAVORATORI COMPARTO SICUREZZA PRESSO LA PREFETTURA DI MODENA

Si svolge anche a Modena, in contemporanea alla mobilitazione nazionale, il presidio dei sindacati di Polizia Silp Cgil e Polizia […]

26 Lug 2024 contratto

TECNORD SRL MODENA, RINNOVATO IL CONTRATTO AZIENDALE

E’ stato rinnovato, dopo mesi di trattive, il contratto aziendale della Tecnord, azienda metalmeccanica di Modena che produce apparecchiature oleodinamiche […]

26 Lug 2024 calore sul lavoro

STRESS TERMICO, INCONTRO IN REGIONE EMILIA-ROMAGNA. IN ATTESA DELL’ORDINANZA IL RISULTATO È SODDISFACENTE

Si è tenuto il 25 luglio presso l’assessorato al lavoro della Regione Emilia-Romagna un incontro per affrontare la problematica dello […]