30 Set 2014
Nel 2012 sono presentate 63.779 domande per un totale di 90.826 familiari da ricongiungere, una media di 1,42 familiari per domanda. E’ uno dei dati dello studio effettuato dal Dipartimento per le Libertà civili e l’Immigrazione del ministero dell’Interno sulle domande di nullaosta al ricongiungimento familiare presentate nel periodo 1 gennaio 2012 – 31 dicembre 2012. I dati utilizzati sono quelli raccolti dal sistema informatico dello Sportello unico per l’immigrazione, aggiornati alla data del 21 marzo 2013.
Delle 63.779 domande presentate , solo 400 (lo 0,6%) riguardavano familiari al seguito di straniero entrante in Italia, mentre la quasi totalità, il 99,4%, ha chiesto il nullaosta per ricongiungimento di familiari residenti all’estero. Il 47% dei familiari di cui si richiede il ricongiungimento è costituito da figli dei richiedenti, il 45% da coniugi e solo l’8% da genitori.
I familiari da ricongiungere si concentrano in due particolari fasce d’età: quella dei minori di 18 anni (38% del totale) e quella dei familiari di età compresa fra i 18 e 44 anni (49% del totale). La categoria degli stranieri di età superiore ai 60 anni costituisce invece solo il 6,2% dei familiari da ricongiungere.
La comparazione con gli anni precedenti conferma quanto osservato per l’anno 2012. Il 62% del totale ha un’età compresa fra i 30 e i 44 anni. Più in generale, l’81% dei richiedenti ha un’età inferiore ai 45 anni.
La maggioranza delle domande (86%) è stata presentata nelle regioni del Centro-Nord: Lombardia (15.795 domande, pari al 24,8% del totale nazionale), Lazio (7.854 domande, pari al 12,3% del totale nazionale), Emilia Romagna (7.584 domande, pari all’11,9% del totale nazionale) e Veneto (6.203 domande, pari al 9,7% del totale nazionale).
Le province con il maggiore numero di domande sono state: Milano (6.759 domande, pari al 10,6% del totale nazionale), Roma (6.627 domande, pari al 10,4% del totale nazionale) e Torino (2.397 domande, pari al 3,8% del totale nazionale).
Nel 2012 l’area asiatica si conferma come quella preponderante (con il 44% delle domande presentate, contro il 40% registrato nel 2011), rappresentata in particolare dalla Cina Popolare, dallo Sri Lanka, all’India, dalle Filippine, e dal Bangladesh.
Segue l’area africana (34%), rappresentata in particolare dal Marocco, dall’Egitto, dal Senegal, dalla Tunisia e dall’Eritrea.
L’area europea è presente con il 14% delle domande, rappresentata in particolare dall’Albania, dalla Moldavia dall’Ucraina.
L’area americana costituisce l’8% delle domande presentate ed è rappresentata in particolare dal Perù e dall’Equador.
L’Oceania è quantitativamente trascurabile. Osservando la comparazione dei dati relativi al periodo 2008-2012 possiamo notare come, fino al 2008, l’area geografica maggiormente rappresentata era quella europea, seguita dall’area africana.
Nel 2009 abbiamo una sostanziale parità tra l’area europea, quella africana e quella asiatica mentre, a partire dal 2010, è il continente asiatico quello da cui proviene la maggioranza dei richiedenti.
Nello stesso arco temporale si nota la netta diminuzione dei richiedenti provenienti dall’area europea.