27 Nov 2020 aziende artigiane, contratto regionale, fiom, lavoratori artigiani,
Anche i lavoratori metalmeccanici delle aziende artigiane avranno gli stessi diritti di tutti gli altri lavoratori e senza perdere quote di salario.
Il 14 dicembre 2020 verrà siglata l’intesa per il rinnovo del Contratto Collettivo Regionale di Lavoro per tutti i lavoratori metalmeccanici delle aziende artigiane dell’Emilia Romagna, raggiunta il 20 novembre scorso.
Da lunedì 30 novembre 2020 e fino alla metà di gennaio saranno messe in campo tutte le iniziative (assemblee nei luoghi di lavoro, assemblee territoriali, volantinaggi) per informare i lavoratori dei contenuti dell’accordo e per dargli la possibilità di esprimersi sull’accordo con il voto. Solo alla fine della consultazione, in caso di esito positivo, l’accordo sarà valido e agirà la propria vigenza dal 1/1/2021 al 31/12/2023.
Il percorso di rinnovo del contratto regionale degli artigiani metalmeccanici è stato estremamente lungo e difficile. Basti pensare che il contratto uscente (e tutt’ora valido) è scaduto alla fine del 2002.
Con il rinnovo del contratto viene mantenuto il Premio consolidato di 154,94 € (arrotondato a 155) al 4° livello. Unica novità sarà che il premio verrà suddiviso in tre rate di eguale entità e verrà erogato con le mensilità di marzo, giugno e ottobre di ogni anno.
La parte normativa dell’accordo del 2001 viene confermata anche per la vigenza del nuovo contratto.
L’importante novità è rappresentata dal fatto che, con la firma del contratto regionale, anche i lavoratori metalmeccanici delle aziende artigiane dell’Emilia Romagna potranno accedere, a partire dal 2021, alle prestazioni di welfare contrattuale previste dall’accordo interconfederale regionale del settembre 2017. Per tre anni questo non è stato possibile in quanto le controparti, analogamente a quanto definito negli altri accordi regionali del settore artigiano, chiedevano la compartecipazione, da parte dei lavoratori, al fondo di welfare contrattuale (162 €) con 81 €, sottratti al premio consolidato.
Come Fim, Fiom, Uilm abbiamo mantenuto sempre una posizione molto chiara e netta: nessuno scambio salario/welfare. La coerenza messa in campo ha certamente allungato i tempi del rinnovo e impedito ai lavoratori di usufruire delle prestazioni fin dal 2018, ma oggi, il risultato raggiunto, ci permette di consegnare ai lavoratori un accordo molto positivo, di maggiori tutele e senza avere minimamente rinunciato ad una quota di quel premio consolidato da sempre considerata una conquista irrinunciabile per tutti i lavoratori.
Fim Fiom Uilm
Emilia-Romagna
Bologna, 27/11/2020
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