24 Lug 2013 sisma, sisma 2012,
Modena, 24 luglio 2013
Dopo l’accordo fra le Associazioni dei Consumatori e l’Abi siglato l’11 giugno scorso, anche il recente provvedimento del Governo ha spostato a fine anno la ripresa del pagamento delle rate dei mutui sospesi per il sisma, senza però risolvere il problema dei costi degli interessi a carico delle famiglie.
Sostanzialmente chi ha avuto la casa danneggiata potrà godere di un maggiore respiro fino a fine anno, e questo è un fatto molto positivo, poi le rate ripartiranno e la sospensione di questo anno e mezzo verrà posta in coda alle rate che saranno gravate dalla quota interessi per il periodo in cui il mutuo è stato sospeso.
Cgil e Federconsumatori ritengono questo un problema da affrontare con tutti i mezzi per evitare che i cittadini che si accingono ad affrontare le spese della ricostruzione debbano sopportare ulteriori costi, magari per immobili che sono fortemente danneggiati o addirittura non più utilizzabili.
Avevamo valutato positivamente la proposta di emendamento avanzata dai parlamentari emiliani di utilizzare il fondo di 3 milioni di euro che è ancora disponibile per abbattere le spese in conto interessi, ma tale proposta non è stata inserita nel decreto del “Fare” come inizialmente ipotizzato e langue in Parlamento in attesa di un provvedimento che lo renda operativo.
Le condizioni di difficoltà in cui versano i cittadini nell’area del cratere è a tutti nota e la crisi economica e l’erosione dei redditi rende ancora più problematica la ricostruzione, è importante perciò che ogni sforzo venga fatto per sostenere i cittadini emiliani e consentire loro di avere maggiore fiducia nel futuro.
Chiediamo perciò a Governo e Parlamento e alle forze politiche di affrontare questo problema al più presto per evitare ulteriori ostacoli alla ricostruzione post sisma.
Cgil e Federconsumatori Modena