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Modena, 24 aprile 2012
“Si è compiuto uno strappo della democrazia” ha detto stamattina in conferenza stampa il segretario della Fiom/Cgil di Modena Giordano Fiorani, commentando il voto della RSA (rappresentanze sindacali aziendali) nei 5 stabilimenti modenesi del Gruppo Fiat (2 stabilimenti CNH, 2 stabilimenti Ferrari e Maserati Auto), in riferimento al non accoglimento da parte della Commissione elettorale dei candidati RSA Fiom/Cgil.
Le nuove rappresentanze sindacali (previste dal contratto specifico di lavoro firmato il 13 dicembre 2011 da tutte le organizzazioni sindacali, ma non dalla Fiom) non contemplano infatti delegati Fiom/Cgil, l’organizzazione che nel 2010 (le ultime elezioni delle RSU, prima dell’entrata in vigore del CCSL) era l’organizzazione di maggioranza relativa, esprimendo 22 delegati sui 54 complessivi (di tutti gli stabilimenti), pari a circa il 40% di consenso.
“Il non accoglimento delle nostre RSA – ha detto Fiorani insieme a Cesare Pizzolla e Fernando Siena della segreteria Fiom/Cgil – è un atto grave, autoritario, che rivela una democrazia zoppa dentro la Fiat”.
Nonostante questo, la Fiom ha deciso di far votare comunque ai lavoratori le proprie RSA al di fuori degli stabilimenti, nei prefabbricati e nei banchetti sindacali allestiti davanti ai cancelli.
Fiorani ha denunciato le pressioni e le intimidazioni messe in atto dalle varie direzioni aziendali nei confronti di lavoratori che si sono recati a votare i candidati Fiom, e l’intromissione a gamba tesa nelle elezioni interne con le pressioni fatte ai lavoratori per andare a votare i candidati dei sindacati firmatari.
“In tutte le votazioni sindacali precedenti il disinteresse della Fiat era completo – ha commentato Fiorani – questa volta c’erano i capi sulle linee che si aggiornavano con la Commissione elettorale per sapere in quanti avevano votato sino a quel momento, mentre ai lavoratori veniva detto che era bene non fermarsi troppo vicino al presidio della Fiom”.
Nonostante questo clima, il voto espresso liberamente dai lavoratori sulle RSA Fiom è tale che ancora oggi Fiom, per quanto esclusa, è primo sindacato in Fiat, ottenendo oltre 1.200 voti e confermando quindi gli stessi consensi del 2010.
Inoltre è stato messo in luce il forte aumento, nel voto interno, delle schede bianche/nulle e la diminuzione dei votanti sugli aventi diritto. “I 22 delegati Fiom del 2010 – ha aggiunto il sindacalista – sono stati spartiti tra i sindacati firmatari Fim/Cisl, Uilm/Uil, Ugl, Fismic, Associazione Capi e Quadri Fiat, aumentando il livello di sponsorizzazione della Fiat sul voto e riducendo il grado di libertà di espressione dei lavoratori”.
Fiorani ha fatto l’esempio dello stabilimento CNH San Matteo dove nel 2010 i 9 delegati erano così ripartiti: 4 delegati Fiom, 3 Uilm e 2 Fim. Le nuove RSA sono invece ripartite: 5 dell’Associazione Capi e Quadri Fiat (che prima non esisteva), 1 all’Ugl, 2 alla Uilm e 1 Fim.
“E’ chiaro il segnale di Fiat che scende in campo per orientare il voto e decidere quali sono i sindacati che devono crescere” spiega Fiorani aggiungendo che in altri stabilimenti l’orientamento della Direzione è stato invece di privilegiare la Uilm, mentre non hanno raggiunto risultati apprezzabili né la Fim, né il Fismic.
“Se si considerano i 22 <posti vacanti> che erano della Fiom – commenta amaro Fiorani – Fim e Uilm se ne aggiudicano solo 4 e i restanti vanno ad Associazione Capi e Quadri Fiat, Ugl e Fismic”, sottolineando la svolta verso una marginalizzazione dei sindacati confederali e una valorizzazione invece dei sindacati aziendalisti e corporativi.
Il 2 maggio è fissata la prima udienza presso il tribunale di Modena per il ricorso ex articolo 28 (attività anti-sindacale) della Fiom contro Fiat per il mancato riconoscimento delle rappresentanze Fiom nei 2 stabilimenti CNH, e nei giorni immediatamente successivi ci saranno le udienze per Ferrari e Maserati.
Inoltre la Fiom sta predisponendo altrettanti ricorsi per le mancate trattenute sindacali da parte delle aziende Fiat dal 1° gennaio di quest’anno agli iscritti Fiom, che al 31.12.2011 erano quasi 600.
E’ stata ricordata la sentenza della Corte di Cassazione che considera legittimo il sistema della cessione di credito per gli iscritti dei sindacati non firmatari, e la più recente sentenza del Tribunale di Termoli favorevole alla Fiom che rigetta come anti-sindacale il mancato accoglimento delle RSA Fiom/Cgil e riconosce l’ultrattività del CCNL 2008 firmato unitariamente.
Cesare Pizzolla e Fernando Siena della segreteria Fiom hanno descritto nel dettaglio il voto della RSA Fiom da parte dei lavoratori, svolto davanti ai cancelli in condizioni sfavorevoli, anche dal punto di vista atmosferico.
Nei 2 stabilimenti CNH i voti per la Fiom sono stati 331 (310 nel 2010), mentre nel voto interno sono state elette 5 RSA di Fim e Uilm e 8 RSA di Fismic, Ugl e Capi-Quadri Fiat.
In Ferrari la Fiom ha ottenuto 723 voti (790 nel 2010), ed è stato sottolineato come nel voto interno su circa 1.600 votanti oltre 350 sono state schede bianche/nulle. Forti le pressioni ad andare a votare.
In Maserati la Fiom ha ottenuto 157 voti (190 nel 2010, qui hanno influito i giorni di maltempo) e anche qui sono state forti le pressioni della Direzione per favorire il voto interno. Nello stabilimento Maserati di via Ciro Menotti, siccome nel primo e unico giorno di voto, si era registrato un basso afflusso (solo 350 lavoratori su 631), la Commissione elettorale ha deciso l’estensione del voto anche al giorno successivo (anche questo, fatto mai successo in occasione di elezioni sindacali!), e la Fiom pensa che sia stata sollecitata in questa decisione.