SANITA’ CARPI, I LAVORATORI SONO STREMATI E I CITTADINI ARRABBIATI

01 Feb 2022 carico di lavoro, cgil carpi, coronavirus, covid-19, infermieri, liste attese, medici, medici di famiglia, salute sicurezza, sanità, tagli sanità, terzo settore, turni,

La Cgil di Carpi è molto preoccupata per la situazione della Sanità sul territorio.
Certo il quadro è diventato più difficile e complicato in ragione della pandemia da Covid che ha investito il sistema sanitario e il Paese, ma ci troviamo di fronte ad una situazione estremamente critica che viene da lontano e che la pandemia ha fatto emergere con maggiore drammaticità.

Abbiamo da una parte i lavoratori della Sanità che sono stremati per i carichi di lavoro, i turni sempre più lunghi, la mancanza di sostituti, le tensioni organizzative, i tanti volontari delle associazioni e i pensionati che sono stati richiamati per coprire le lacune degli organici e dall’altra i cittadini che trovano risposte inadeguate e insufficienti rispetto ai loro bisogni.

Cittadini che in primis impattano con le lunghe liste d’attesa per visite specialistiche ed esami diagnostici, dove si può arrivare ad appuntamenti a sei/otto mesi e a volte addirittura alla impossibilità di prenotare. E a tal proposito è curioso notare che se ci si indirizza al privato l’appuntamento spunta miracolosamente dopo pochi giorni e a volte ore.
Cittadini che devono sorbirsi lunghissime attese all’ospedale per l’accesso al Pronto soccorso.
Cittadini che spesso non riescono a contattare nemmeno il Medico di medicina generale e ambulatori che rimangono sguarniti.
Tra l’altro il tema dei medici di medicina generale è stato oggetto di un’indagine nella provincia di Modena, tra gli iscritti della Cgil, a cura di Federconsumatori, sindacati Pensionati e della Funzione Pubblica, dalla quale risulta che il dato più negativo è quello di Carpi dove il 28% degli intervistati lamenta che la qualità del servizio sarebbe peggiorata o nettamente peggiorata.
Questa indagine rappresenta un’importante indicazione di quanto percepito dai cittadini di cui tener conto.

Le problematiche sono diverse e intrecciano diversi piani: i tagli negli anni delle risorse alla Sanità, la carenza di medici e di infermieri, il rapporto tra Sanità pubblica e privata, il delicato ruolo del terzo settore.
Sono certo indispensabili politiche sanitarie nazionali più innovative e di prospettiva, ma soprattutto sono indispensabili molte più risorse sia per infrastrutture e tecnologie e sia per un urgente piano di assunzioni pubbliche, perché senza risorse adeguate è difficile mettere in pratica anche le buone idee.

Quello che però non è ammissibile è un atteggiamento di rassegnazione e inazione da parte di chi ha le maggiori leve per intervenire e quindi anche il Servizio sanitario regionale, la Regione Emilia Romagna e il distretto devono fare la loro parte, sottolineando e lamentando gli elementi critici, pretendendo più risorse e proponendo soluzioni alternative che riducano l’attuale condizione emergenziale.

 

Giorgio Benincasa coordinatore Cgil distretto di Carpi

 

Modena, 1/2/2022

 

Giorgio Benincasa

image_print

Articoli correlati

23 Ott 2025 ausl

RIORGANIZZAZIONI IN SANITA’: LAVORATORI DIMENTICATI, LE AZIENDE DIALOGANO SOLO CON LA POLITICA

“Ogni giorno la sanità modenese è argomento principe del dibattito sociale e politico e la riorganizzazione dei servizi si gioca […]

23 Ott 2025 agricoltura

A MODENA SI INSEDIA LA SEZIONE TERRITORIALE DELLA RETE DEL LAVORO AGRICOLO DI QUALITÀ PER CONTRASTARE SFRUTTAMENTO E CAPORALATO

Lo scorso 14 ottobre è stato firmato, nella sede dell’Inps di Modena, il protocollo per la costituzione della Sezione territoriale […]

23 Ott 2025 25 ottobre 2025

“DEMOCRAZIA AL LAVORO”, OLTRE 1.000 I MODENESI ALLA MANIFESTAZIONE NAZIONALE CGIL DI SABATO 25 OTTOBRE

“Democrazia al lavoro” è la manifestazione nazionale Cgil a Roma di sabato prossimo 25 ottobre che si preannuncia molto partecipata. […]