23 Set 2024 aiop, ares, ccnl sanità privata, fp, presidio, sanità privata, sciopero,
Stamattina 300 persone hanno affollato via San Domenico a Bologna, ritrovandosi davanti alla sede di Confindustria per il presidio organizzato in occasione della giornata di sciopero nazionale proclamato dai sindacati di categoria da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl.
Sciopero che in molte aziende della regione ha registrato un’adesione molto elevata, al netto ovviamente del personale obbligato a permanere in servizio per garantire i servizi minimi essenziali. Forte la rabbia dei partecipanti al corteo alla notizia che i rappresentanti delle associazioni datoriali hanno rifiutato di incontrare una delegazione di lavoratrici e lavoratori.
“Non solo Aiop ed Aris non intendono rinnovare il CCNL – hanno dichiarato Marco Bonaccini, Sonia Uccellatori e Paolo Palmarini, segretari generali delle federazioni regionali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl – ora rifuggono anche il confronto. Stiamo parlando di aziende che operano per conto della pubblica amministrazione e da questa percepiscono ingenti risorse. Si tratta di un modo alquanto comodo di fare impresa: percepire denaro pubblico e non pagare lavoratrici e lavoratori per quanto meritino, nemmeno di fronte all’ondata inflattiva degli scorsi anni. È una vergogna!”
E proprio al grido “Vergogna” si è chiuso il presidio di oggi.
“Non finisce qui. Faremo tutto il necessario per garantire a tutte ed a tutti il rinnovo contrattuale che meritano”, garantiscono i tre sindacalisti.
A Modena lo sciopero di oggi dei lavoratori della sanità privata per il rinnovo del contratto Aiop e Ares ha interessato i lavoratori (infermieri, tecnici di radiologia, strumenti di sala operatoria, fisioterapisti, psicologi, educatori, operatori socio-sanitario, ausiliari, amministrativi, ecc…) di strutture sanitarie private quali Hesperia, Villa Rosa, Casa di Cura Fogliani, Villa Igea, Villa Pineta e Lega del filo d’Oro e diversi poliambulatori privati.
L’adesione allo sciopero è stata del 60%, strutture chiuse come il poliambulatorio Hesperia di Carpi e attività ridotte in molti poliambulatori della provincia, 4 sale operatorie su 6 chiuse all’ospedale Hesperia di Modena.
Trattandosi di servizi sanitari, sono stati garantiti i livelli minimi essenziali nel rispetto della normativa. In molti reparti (ospedalieri e residenziali) delle strutture modenesi i lavoratori sono già ai minimi sull’attività ordinaria di tutti i giorni. Lo sciopero è stata l’occasione per evidenziare la carenza del personale e di come in alcune realtà viene meno il diritto stesso di sciopero. Al presidio regionale di stamattina a Bologna ha partecipato una delegazione modenese di oltre 40 lavoratori.
A fronte dell’indisponibilità delle Associazioni datoriali, anche a Modena continuerà la protesta con il blocco dello straordinario e future azioni da mettere in campo.
Bologna-Modena, 23.9.24
FOTO delegazione modenese al presidio di stamattina a Bologna








