09 Set 2009
Modena, 9 settembre 2009
E’ promossa dalla Cgil di Modena, insieme ai sindacati pensionati SPI e scuola-università FLC CGIL e all’AUSER, la tavola rotonda “Sapere per contare” di venerdì prossimo 11 settembre 2009 presso la Festa del PD, sul tema dell’apprendimento per tutto il corso della vita.
Il Sindacato insieme all’Auser è infatti promotore a livello nazionale di una legge di iniziativa popolare per il diritto all’apprendimento permanente, la tavola rotonda servirà a presentarne i contenuti e ad avviare ufficialmente la raccolta firme a sostegno della stessa, puntando a raccoglierne entro fine anno almeno 100.000. La raccolta firme prosegue per tutta la durata della Festa e in tutte le sedi Cgil e Auser di Modena e provincia.
Partecipano alla tavola rotonda di venerdì 11 settembre alle ore 17 presso la sala Rossa della Festa PD a Ponte Alto, Donato Pivanti segretario generale CGIL Modena, Lucio Saltini della segreteria nazionale SPI e l’onorevole Luigi Berlinguer parlamentare europeo. Presiede Maurizio Davolio presidente Auser provinciale.
La CGIL, insieme agli altri promotori, si impegna a raccogliere le firme per portare in Parlamento la legge sul diritto all’apprendimento permanente, poiché ritiene che ciò sia ormai per ogni persona la chiave di accesso all’inclusione sociale e all’esercizio della cittadinanza attiva, oltre che una risorsa essenziale per lo sviluppo economico e democratico di un paese.
Se si guarda alla popolazione italiana adulta in età da lavoro, tra i 16 e i 65 anni, la metà è a rischio di regredire in condizioni di completo analfabetismo. Bassa scolarità, inadeguatezza di scuole e università nella promozione dell’apprendimento permanente, assenza di un sistema unitario di “istruzione continua”, tagli alla già modesta spesa per produzioni culturali, delineano un orizzonte non certo favorevole allo sviluppo dell’economia e del benessere sociale.
Gli anziani, sono fra le fasce più a rischio e infatti solo fra la popolazione anziana già acculturata si manifesta un bisogno/desiderio di continuare ad apprendere (come dimostra lo sviluppo delle Università della Terza Età), mentre per tutti gli altri – con la terza elementare o la licenza media – il rischio emarginazione è alto. Senza l’apprendimento permanente “la risorsa anziani” si impoverisce e l’invecchiamento attivo resta un’utopia.
La proposta di legge che indica nell’apprendimento permanente un obiettivo prioritario per lo sviluppo economico e civile del paese, prevede un piano triennale straordinario per raddoppiare il numero di adulti che partecipano ad attività formative, passando dall’attuale 6,2% al 12,5% come indicato dagli obiettivi minimi, da raggiungere entro il 2010, stabiliti dall’Unione Europea a Lisbona nel 2000.