30 Set 2014
di Mohcine El Arrag
“I mesi estivi si confermano i più “caldi” per quanto riguarda gli sbarchi di migranti sulle coste italiane, ma questa volta il picco stagionale si aggiunge ad un andamento annuale già nettamente superiore alla media”, afferma la Fondazione Leone Moressa, che ha analizzato i dati del Ministero dell’Interno. Nei soli mesi di giugno e luglio si sono registrati 46.000 sbarchi (in tutto il 2013 erano stati 43.000). E da inizio anno, secondo l’UNHCR, si è già superata quota 100.000.
Il 90% parte dalla Libia. Nel mese di luglio sono sbarcati da questo paese oltre 21 mila migranti. Seguono l’Egitto, con 2.521 migranti sbarcati e, in misura marginale, Turchia, Grecia e Tunisia. La Sicilia rimane la meta principale d’approdo (97.000 sbarchi negli ultimi 12 mesi), ma anche Puglia, Calabria e Campania hanno ricevuto alcune migliaia di migranti. La ripartizione dei migranti sul territorio nazionale (centri di accoglienza e SPRAR), non è omogenea. Ad esempio, in Sicilia sono presenti quasi 15.000 migranti (quasi un terzo del totale), circa tre volte quelli previsti in proporzione alla popolazione residente. Quasi 7.000 migranti sono accolti nel Lazio, mentre Puglia e Calabria accolgono rispettivamente 5.800 e 4.200 migranti. Fra le prime cinque regioni anche la Lombardia (che in base alla proporzione con la popolazione residente dovrebbe essere la prima regione di accoglienza) con 3.700 accolti.
Per richieste di asilo l’Italia al quinto posto nell’Unione europea. Nel 2013 sono state oltre 26.000, registrando il 6,1% delle richieste complessive europee.
Nel primo trimestre 2014 le richieste di asilo nell’area UE sono 108.510, in aumento del 23,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’Italia ne registra 10.700, più del doppio rispetto all’anno precedente, collocandosi al quarto posto dietro Germania, Francia e Svezia.
Secondo i ricercatori della Fondazione Leone Moressa, “Il 2014 si conferma l’anno record per quanto riguarda gli sbarchi di migranti sulle nostre coste, già oltre 100 mila. L’instabilità politica della Libia si conferma una delle cause principali, dato che da lì parte il 90% dei migranti.
Se si considera anche che l’Italia è il paese dell’UE con il più intenso aumento di richieste di asilo, si può comprendere la difficoltà del nostro paese nel gestire da solo un sistema di accoglienza efficace e sostenibile.”