ALTA ADESIONE ALLO SCIOPERO DI OGGI ALLA GOLDONI DI CARPI

24 Set 2012 mobilitazione, presidio, sciopero,

Carpi, 24 settembre 2012

Altissima adesione allo sciopero indetto dalla Fiom/Cgil nella giornata odierna fra i lavoratori dell’azienda metalmeccanica Goldoni Spa di Carpi.

Circa 150 lavoratori insieme alla Fiom/Cgil e la Rsu si sono ritrovati davanti all’Azienda a partire dalle ore 6 di stamattina (in foto) per dare vita al  presidio programmato per denunciare la difficile situazione economico-finanziaria in cui versa la Goldoni Spa .

Lavoratori e sindacato rivendicano nei confronti della  proprietà un piano industriale che dia risposte certe dal punto di vista degli investimenti, per poter dare continuità occupazionale a tutti i 323 lavoratori in forza.

La Fiom/Cgil si aspetta che nell’incontro previsto per domani alle ore 15 presso la sede di Confindustria Carpi e nell’incontro che si terrà prossimamente in Regione, la Direzione aziendale si presenti con proposte concrete, per avviare un percorso sulle strategie industriali da mettere in campo per  uscire da questa situazione delicata.

 

 Fiom/Cgil Carpi

Carpi, 21 settembre 2012

 SCIOPERO ALLA GOLDONI DI CARPI LUNEDÌ 24 SETTEMBRE

 

Sciopero per l’intera mattina, proclamato dalla Fiom/Cgil di Carpi insieme alla Rsu, dei lavoratori della Goldoni di Carpi per rivendicare un piano industriale coerente e sostenibile nei prossimi anni e contro la decisione di mettere in cassa integrazione a zero ore tutti i 323 lavoratori sino al 28 gennaio 2013.

Lo sciopero sarà accompagnato da un presidio davanti ai cancelli in via Canale 3, a partire dalle ore 6.30 del mattino e sino alle ore 11.

“Negli ultimi quattro  anni la Goldoni  Spa azienda leader nella costruzione di macchine agricole a Carpi – afferma Antonio Petrillo della Fiom/Cgil di Carpi – ha  utilizzato gli ammortizzatori sociali per far fronte alla crisi, passando dalla Cassa integrazione ordinaria  ai contratti di solidarietà,  presentando sui diversi tavoli di trattativa, sia  alla Rsu che alla Fiom/Cgil dei piani industriali che  prevedevano investimenti sia in termini finanziari che  professionali, che però a nostro avviso venivano giudicati poveri di contenuti”.

Per di più, i  piani industriali con scarsi investimenti, presentati in questi anni, sono stati rispettati  solo in minima parte, sia  sul  versante produttivo che su quello della professionalità.

“Gli investimenti a nostro avviso – continua il sindacalista  –  avrebbero dovuto servire a far  tornare l’azienda a livelli produttivi accettabili, quindi anche ad una riduzione dell’utilizzo degli ammortizzatori sociali e ad una maggiore stabilità economica”.

La Direzione aziendale ha tenuto un atteggiamento sempre poco costruttivo, la Rsu e la Fiom-Cgil hanno denunciato  più volte con diverse iniziative di mobilitazione il mancato rispetto dei piani industriali illustrati, facendo presente ad ogni tavolo di trattativa, che se non ci fossero stati degli investimenti reali da parte dell’azienda, si sarebbe andati verso un peggioramento sia dal punto di vista finanziario, sia dal punto di vista dell’occupazione.

“La Goldoni, da parte sua, ha invece sempre negato che ciò potesse accadere – aggiunge ancora Petrillo – ribadendo  fino al mese di luglio 2012 che non vi erano problemi e che la situazione era sotto controllo”.

Invece agli inizi di settembre la Rsu e la Fiom/Cgil vengono a conoscenza che la Direzione Aziendale ha chiamato telefonicamente molti  lavoratori, comunicandogli  che fino al 28 gennaio del 2013 venivano posti in cassa integrazione a zero ore, il tutto  senza aprire un confronto con le Organizzazioni Sindacali.

Solo su sollecito del sindacato alla  Direzione aziendale, è stato allora fissato un incontro tra le parti lo scorso 18 settembre, incontro nel quale l’azienda ha confermato di voler utilizzare la cassa integrazione ordinaria, in aggiunta al contratto di solidarietà in essere per tutti i 323 lavoratori attualmente in forza, “senza presentare un minimo di progetto, questa volta credibile, per poter avere delle prospettive di continuità aziendale dal punto di vista produttivo, anzi ha ribadito che non sa  cosa succederà nei prossimi mesi” spiega il sindacalista della Fiom.

“Un atteggiamento che consideriamo elusivo e irresponsabile – aggiunge – e con lo sciopero di lunedì prossimo ribadiamo la nostra richeista che venga messa in campo una strategia industriale coerente e sostenibile e rifiutiamo invece quella basata su una logica di riduzione dei costi”. La Fiom/Cgil insieme alla Rsu chiederà anche un incontro in Regione per  affrontare la vertenza.

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