23 Lug 2013 mobilitazione, presidio, sciopero,
Modena, 23 luglio 2013
Si è risolta positivamente la vertenza sindacale che ha coinvolto gli stabilimenti di Modena e Reggio Emilia della Bosch RexRoth Oil Control, dopo che la Fiom/Cgil e la Rsu avevano proclamato a inizio luglio un pacchetto di 4 ore di sciopero, di cui le prime due ore effettuate tra il 2 e il 4 luglio scorsi.
La Fiom/Cgil e la Rsu contestavano la mancata stabilizzazione di diverse decine di lavoratori somministrati e con contratto a tempo determinato in scadenza da qui a fine anno.
Nell’incontro di stamattina con i rappresentanti aziendali, è stato formalizzato l’impegno da parte dell’azienda di prorogare il contratto ai lavoratori con ancora possibilità di proroga, mentre i lavoratori senza possibilità di proroghe contrattuali saranno assunti a tempo indeterminato. Saranno perciò stabilizzati 14 lavoratori da qui a fine anno.
Risolta perciò la posizione anche dei primi 5 lavoratori licenziati a giugno per scadenza di contratto, che rientrano anch’essi in azienda o con un’ulteriore proroga di contratto o con assunzione diretta.
La Fiom/Cgil di Modena esprime soddisfazione per la conclusione positiva della vertenza.
“I lavoratori hanno saputo mettere in campo un’azione compatta, non c’è stata divisione tra lavoratori garantiti e non, ma l’unità ha permesso di trovare una soluzione ai problemi dei precari e ciò ha determinato un risultato importante” afferma Simone Selmi della Fiom/Cgil di Modena, ricordando l’adesione della quasi totalità dei lavoratori alle due iniziative di sciopero, di un’ora l’una, effettuate a inizio luglio.
Anche ieri tutti i lavoratori degli stabilimenti Bosch di Modena e Reggio Emilia erano pronti ad una nuova iniziativa di lotta, sospesa all’ultimo momento in vista della trattativa iniziativa nel tardo pomeriggio di ieri e conclusa stamattina.
BOSCH REXROTH OIL CONTROL NONANTOLA, NUOVO SCIOPERO DOMANI POMERIGGIO GIOV 4 LUGLIO CON PRESIDIO
Nonantola, 3 luglio 2013
Nuovo sciopero di un’ora domani giovedì 4 luglio alla Bosch RexRoth Oil Control di Nonantola dopo la prima azione di lotta ieri che ha visto un’altissma partecipazione dei lavoratori e lavoratrici con oltre il 90% di adesioni (in foto momenti del presidio ieri).
Il nuovo sciopero di un’ora proclamato dalla Rsu e dalla Fiom/Cgil si svolge dalle ore 16 alle 17 con presidio davanti ai cancelli dell’azienda (in via L.Da Vinci).
A fine manifestazione una delegazione di lavoratori e sindacalisti sarà ricevuta dal sindaco di Nonantola Pierpaolo Borsari e dall’assessore provinciale Francesco Ori per informare sulle ragioni della vertenza e chiedere un tavolo istituzionale per affrontare le questioni sul tappeto.
Le ragioni della protesta riguardano innanzitutto la precarizzazione dei rapporti di lavoro in Bosch e anche l’applicazione dell’intesa separata 2012 sul contratto nazionale, non firmata dalla Fiom.
Fiom e lavoratori denunciano la mancata stabilizzazione dei lavoratori somministrati e a tempo determinato. Quattro di loro sono già stati lasciati a casa alla scadenza del rapporto di lavoro e sostituiti con altri somministrati e stagisti. “L’azienda fa sostituzione di manodopera contrariamente alla prassi e agli impegni assunti con il sindacato – spiega William Neri della Fiom/Cgil di Nonantola – sostituisce lavoratori precari che potevano essere confermati, con altri precari che ripartono da zero. Sta puntando su una flessibilità che diventa precarizzazione dei rapporti di lavoro, e si rifiuta di dare risposte alle richieste di confronto del sindacato”.
Il sindacato auspica dunque che con l’apertura del tavolo istituzionale si possano affrontare queste tematiche legate all’organizzazione del lavoro.
SCIOPERO DOMANI ALLA BOSCH REXROTH OIL CONTROL DI NONANTOLA CON PRESIDIO DAVANTI AI CANCELLI
Nonantola, 1° luglio 2013
Sciopero domani martedì 2 luglio alla Bosch RexRoth Oil di Nonantola. Lo sciopero sarà di un’ora e in concomitanza è previsto un presidio davanti ai cancelli dell’azienda a Nonantola in via Leonardo Da Vinci, dalle ore 10.30 alle ore 11.30, con assemblea sindacale informativa.
La mobilitazione di domani è proclamata dalla Fiom/Cgil e dalla Rsu contro la precarizzazione dei rapporti di lavoro in Bosch e contro l’applicazione dell’intesa separata 2012 sul contratto nazionale, non firmata dalla Fiom. E’ la prima azione di lotta nell’ambito di un pacchetto di 4 ore di sciopero, da effettuarsi nei prossimi giorni a discrezione della Rsu, unitamente al blocco degli straordinari.
Fiom/Cgil e Rsu lamentano l’improvviso peggioramento delle relazioni sindacali in un’azienda dove invece “le relazioni sono sempre state improntate al dialogo costruttivo e non conflittuale, con reciproco ascolto delle esigenze delle parti e con l’obbiettivo di arrivare ad un’intesa condivisa” spiega William Neri della Fiom/Cgil di Nonantola.
“Spiace constatare – continua il sindacalista Fiom/Cgil – che nell’ultimo periodo le posizioni dell’azienda stanno cambiando rapidamente e non vanno nel solco precedentemente tracciato”.
Due le questioni che sindacato e lavoratori rivendicano all’azienda: la mancata stabilizzazione dei lavoratori somministrati e l’applicazione dell’intesa separata sul contratto nazionale 2012 (non firmato dalla Fiom/Cgil) nonostante il confronto in corso sulla Carta Rivendicativa Fiom.
“Nell’incontro di oggi con l’azienda – spiega William Neri – ci è stato comunicato il blocco totale delle assunzioni a tempo indeterminato per gli addetti in produzione e il blocco delle proroghe per i lavoratori somministrati e i tempi determinati”.
Ciò ha come conseguenza immediata la mancata riconferma di 4 lavoratori somministrai e/o a tempo determinato, 3 dei quali presenti in Bosch da alcuni anni.
A fronte di 4 lavoratori che perdono il posto, l’azienda (che dopo un periodo di rallentamento sta conoscendo in queste settimane una ripresa della produzione), sta facendo un frequente e massiccio ricorso agli straordinari e nuove assunzioni di lavoratori in somministrazione.
“Anziché prorogare i vecchi lavoratori o trasformarli in assunzioni, l’azienda sta facendo sostituzione di manodopera, puntando su una flessibilità che diventa precarizzazione dei rapporti di lavoro” spiega il sindacalista Fiom.
L’impegno condiviso con il sindacato era tutt’altro, ovvero investimenti nella formazione dei lavoratori somministrati con l’obiettivo di trasformarli, una volta raggiunto il tetto massimo di utilizzo previsto dalla legge, in assunzioni dirette.
Nella condizione dei 4 lavoratori, che oggi rimangono senza conferma, potrebbero trovarsi da qui a fine anno, almeno un centinaio tra tutti gli stabilimenti Bosch di Modena e Reggio Emilia.
L’azienda è inoltre accusata di non rispettare l’accordo firmato 2 anni fa che riconosceva l’applicazione del CCNL 2008 unitario (l’ultimo firmato da Fim Fiom Uilm) senza deroghe sino alla cessazione della sua efficacia. L’azienda ha infatti dato applicazione all’intesa separata del dicembre 2012 (firmata da Fim e Uilm) sul contratto nazionale, proprio mentre è in corso una trattativa a livello provinciale con tutte le aziende sulla carta Rivendicativa Fiom che quell’intesa mira a disapplicare, come peraltro votato da oltre 7.000 metalmaccnici modenesi.
