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Modena, 6 maggio 2013
Questa mattina, a seguito della seconda giornata di sciopero indetta dalla Filcams/Cgil alla Moreno Macchine Utensili di Bomporto, si è tenuto un incontro tra la ditta e le rappresentanze sindacali presso l’Associazione Piccole e Medie Industrie di Modena.
Al termine del confronto, avviato venerdì scorso a seguito della comunicazione da parte di Filcams/Cgil delle iniziative di protesta dei lavoratori, si è finalmente raggiunto un accordo con la ditta per avviare la cassa integrazione straordinaria in deroga per gli apprendisti, che al momento non potevano essere coperti dalla cassa integrazione sottoscritta a dicembre.
Inoltre entro la settimana si è convenuta l’apertura di una mobilità su base volontaria, consentendo a quei lavoratori che hanno già buone prospettive occupazionali, di agevolare la loro ricollocazione presso altre realtà aziendali.
Infine si provvederà a definire un piano di smaltimento per ferie e permessi non ancora goduti, al fine di mitigare il ricorso alla cassa integrazione straordinaria, garantendo una maggiore sostenibilità economica per i 70 lavoratori coinvolti dalla chiusura della Moreno Macchine Utensili.
Questo accordo è il primo passo positivo a due mesi dalla messa in liquidazione della ditta, ora i lavoratori, rappresentati dalla Filcams/Cgil, sperano che si riesca a riprendere il confronto, anche a livello istituzionale, volto alla salvaguardia dei posti di lavoro attraverso la possibilità di garantire continuità aziendale.
MORENO MACCHINE UTENSILI, SOSPESO PRESIDIO LUNEDI’ 6 MAGGIO 2013 PRESSO STUDIO COLIZZI MODENA
Modena, 3 maggio 2013
A seguito della convocazione dello sciopero del 6 maggio 2013 da parte della Filcams/Cgil, in data odierna si è tenuto un incontro presso l’Associazione Piccole e Medie Industrie di Modena.
La Moreno Macchine Utensili, rappresentata al tavolo di confronto dallo Studio Colizzi, si è resa disponibile ad incontrare lunedì mattina Filcams/Cgil e Rsa presso Apmi Modena, al fine di sottoscrivere un accordo su ammortizzatori sociali per gli apprendisti, mobilità volontaria e smaltimento ferie/permessi arretrati.
Per tale motivo lunedì 6 maggio, pur confermando lo sciopero, viene sospeso il presidio presso lo Studio Colizzi di Modena.
Filcams CGIL Modena
MORENO MACCHINE UTENSILI BOMPORTO, LAVORATORI ANCORA SENZA RISPOSTE. NUOVO PRESIDIO LUNEDÌ 6 MAGGIO C/O STUDIO COLIZZI MODENA
Modena, 3 maggio 2013
La chiusura della Moreno Macchine Utensili di Bomporto si fa ogni giorno più complessa per i lavoratori che, alla prospettiva della disoccupazione, affiancano le incomprensibili difficoltà della mancanza di risposte.
Moreno Ugolini, liquidatore della Moreno Macchine Utensili, al tavolo costituito in Provincia a seguito dello sciopero del 27 marzo scorso, si era impegnato, con l’Assessore Francesco Ori e con il Sindaco di Bomporto Alberto Borghi, a perseguire ogni azione che potesse agevolare i lavoratori.
Il risultato disarmante, ad un mese di distanza, è l’assenza di risposte.
Sono rimaste inevase tutte le richieste avanzate dalla Filcams/Cgil e dalla Rsa in queste ultime settimane.
Non si è potuto sottoscrivere un ammortizzatore sociale che consenta di tutelare gli apprendisti. Non è stata aperta una mobilità volontaria che consenta, a quei lavoratori che hanno già buone prospettive occupazionali, di ricollocarsi velocemente in altre realtà aziendali.
Non sono state date risposte sullo smaltimento degli arretrati di ferie e permessi, in alcuni casi anche più di 70 giornate lavorative, al fine di poter mitigare il ricorso alla cassa integrazione e garantire uno stipendio decoroso in questi difficili mesi.
Il liquidatore, ad ogni confronto, ci ha sempre risposto che avrebbe fatto soltanto quello che gli veniva consigliato dai professionisti che lo affiancano nel percorso del concordato.
Per questo motivo, lunedì 6 maggio 2013 sarà un’altra giornata di sciopero per i 70 lavoratori della Moreno Macchine Utensili, con il presidio che si sposta simbolicamente di fronte allo Studio Legale Colizzi di Modena in Corso Canalgrande, 3, dalle ore 10.30 alle ore 12.30.
Lo Studio Legale Colizzi sta seguendo il concordato della Moreno Macchine Utensili. Contattato molte volte nel corso delle ultime settimane dalla Filcams-Cgil, non ha mai fornito alcuna risposta positiva rispetto all’urgenza delle nostre richieste, comunicando soltanto che nessuna delle nostre istanze sarebbe stata avanzata al Presidente del Tribunale, attendendo semplicemente la nomina del commissario giudiziale.
Intanto dalla messa in liquidazione dell’azienda sono passati due mesi e i lavoratori, che potrebbero accedere alla mobilità per ricollocarsi più agevolmente, perdono le opportunità lavorative, gli apprendisti non hanno la copertura degli ammortizzatori sociali in deroga ed i lavoratori continuano a fare cassa integrazione pur avendo ancora da smaltire arretrati incredibili di ferie e permessi.
I lavoratori della Moreno Macchine Utensili devono avere risposte certe ed immediate, per questo manifesteranno nuovamente a Modena lunedì 6 maggio 2013.
Filcams/Cgil Modena
MORENO MACCHINE UTENSILI BOMPORTO, L’AZIENDA CHIUDE, MA I LAVORATORI SONO ANCORA SENZA RISPOSTE
Bomporto, 19 aprile 2013
Il forte interessamento delle istituzioni, Provincia e Comune di Bomporto, a seguito dello sciopero del 27 marzo dei lavoratori della Moreno Macchine Utensili di Bomporto, ha permesso di avviare un’importante tavolo di confronto in Provincia per poter risolvere la complessa vicenda della chiusura dell’azienda.
Purtroppo il confronto istituzionale si scontra con l’assenza di risposte dell’azienda e l’anacronistica lentezza della giustizia italiana.
L’azienda al tavolo con l’assessore provinciale Ori e il sindaco Borghi si era resa disponibile a trovare ogni soluzione per agevolare la ricollocazione dei lavoratori e limitare l’impatto della chiusura. Ma nei successivi confronti con Rsa e Filcams/Cgil non ha fornito alcuna risposta trincerandosi dietro le risposte che devono arrivare dal Tribunale.
Innanzitutto, i tempi del Tribunale non ci sembrano essere stati agevolati dalla presentazione del concordato per liquidazione il 10 aprile 2013, invece della data indicata inizialmente dall’azienda al 20 marzo 2013.
Inoltre, si è chiesto che venga aperta con estrema urgenza una mobilità volontaria che consenta ai lavoratori che hanno già buone prospettive occupazionali di ricollocarsi velocemente in altre realtà aziendali.
Rsa e sindacato hanno chiesto di aprire una cassa integrazione in deroga che copra gli apprendisti in forza, al momento non coperti dagli ammortizzatori sociali.
Abbiamo chiesto che possano essere smaltite le ferie ed i permessi arretrati, in alcuni casi anche più di 70 giornate lavorative, al fine di poter mitigare il ricorso alla cassa integrazione e garantire uno stipendio decoroso in questi difficili mesi.
Nessuna risposta è arrivata!
Non riusciamo a trovare aperture da parte di una ditta che continua a dirci che nulla può fare, in quanto tutto dipende dal Tribunale.
Non riusciamo a trovare risposte da una procedura concorsuale che non ha ancora portato alla nomina di un commissario giudiziale per dar seguito alle nostre richieste.
Ogni giorno viene detto ai lavoratori che quello successivo sarà quello buono per avere risposte.
Intanto il tempo passa e i lavoratori che potrebbero accedere alla mobilità per ricollocarsi più agevolmente perdono le opportunità lavorative, gli apprendisti non hanno la copertura degli ammortizzatori sociali in deroga e la cassa integrazione per procedura concorsuale non viene firmata in quanto manca la nomina del commissario giudiziale.
Questa non può essere giustizia in un Paese che vuole riemergere dalle macerie di una crisi economica e sociale senza precedenti.
I lavoratori vogliono risposte subito, l’azienda deve riprendere al più presto il confronto istituzionale ed essere disponibile a soluzioni condivise.
Filcams/Cgil Modena
Bomporto, 26 marzo 2013
SCIOPERO DOMANI MERC 27 MARZO ALLA MORENO MACCHINE UTENSILI DI VILLAVARA DI BOMPORTO. PRESIDIO DALLE ORE 8 ALLE 12 DAVANTI AI CANCELLI
Sciopero domani mercoledì 27 marzo proclamato dal sindacato Filcams/Cgil dei lavoratori della Moreno Macchine Utensili Srl di Villavara di Bomporto per l’intero turno di lavoro, contro la decisione di chiusura dell’azienda e la perdita di 70 posti di lavoro.
È previsto un presidio davanti allo stabilimento (via per Modena 134 – Villavara di Bomporto), dalle ore 8 alle 12.
Moreno Macchine Utensili Srl è una ditta che conta 70 dipendenti nello stabilimento di Villavara di Bomporto. “Fino al 2012 si poteva tranquillamente definire leader nel commercio e noleggio di macchine utensili, ma da marzo del 2013 si trova in liquidazione” spiega Alessandro Fili della Filcams/Cgil.
Nonostante si stia parlando di una ditta in piena zona sismica, la causa della messa in liquidazione, una volta tanto, non è da attribuirsi al solo terremoto.
Nel 2012 la perdita di un importante marchio, commercializzato da anni dalla Moreno Macchine Utensili Srl, ha portato la ditta all’attivazione di una cassa integrazione straordinaria nel mese di dicembre.
“L’accordo per la cassa integrazione sottoscritto in Provincia con il sindacato Filcams-Cgil – continua il sindacalista – doveva rappresentare la concreta possibilità di traghettare la ditta verso contesti economici più favorevoli. Inaspettatamente, dopo solo due giorni dalla firma dell’accordo e senza la minima informazione al sindacato, è stata avviata una procedura di concordato in continuità”.
L’epilogo è stata la messa in liquidazione nel mese di marzo, paradossalmente proprio mentre era in corso un Open House che avrebbe dovuto rilanciare l’attività della ditta, tanto che nel volantino di presentazione dell’evento campeggiavano le scritte: “Per la parte commerciale verranno presentati i nuovi marchi che saranno commercializzati a livello nazionale”; “Più di 30 anni di esperienza al servizio del Vostro futuro”.
“I 70 lavoratori e le loro famiglie aspettano ormai da troppo tempo che si faccia chiarezza sul loro futuro, – aggiunge il sindacalista della Filcams/Cgil – aggrappandosi ogni giorno alle rassicurazioni da parte della direzione aziendale, rassicurazioni che purtroppo si sono infrante contro la decisione di mettere la ditta in liquidazione”.
“Confidiamo – conclude il sindacalista – che la richiesta di intervento avanzata nei giorni scorsi dalla Filcams-Cgil alla Provincia di Modena, richiesta che ha già trovato un interessamento, porti nel più breve tempo possibile alla risoluzione di una situazione che ad oggi non trova alcuna concreta risposta da parte di una realtà aziendale che, nonostante avesse retto all’urto del sisma, è comunque incredibilmente crollata nei pochi mesi del 2013”.