SCIOPERO GENERALE REGIONALE IL 16 DICEMBRE. CGIL E UIL: “PERCHE’ DICIAMO NO ALLA FINANZIARIA. NESSUN INTERVENTO PER AUMENTARE I SALARI E CONTRO LA PRECARIETA’”

12 Dic 2022 cgil, legge finanziaria, precarietà, salari, sciopero, uil, vouher,

Cgil e Uil hanno messo in campo una mobilitazione dal 12 al 16 dicembre per provare a cambiare la Legge Finanziaria del Governo Meloni considerata socialmente iniqua, che penalizza lavoratori e pensionati, alimenta il lavoro povero e precario, premia gli evasori e costruisce un fisco ingiusto.
In Emilia Romagna lo sciopero è stato deciso per venerdì 16 dicembre con articolazioni territoriali, la Cgil e la Uil di Modena e Reggio Emilia confluiscono nella stessa manifestazione la mattina del 16 dicembre a Reggio Emilia (concentramento ore 9 in via Emilia San Pietro/angolo viale Montegrappa e presidio alle ore 11.30 davanti alla sede della Prefettura in corso Garibaldi). Sono previsti gli interventi di Daniele Dieci segretario generale Cgil Modena, Luigi Tollari coordinatore generale Uil Modena e Reggio Emilia e Cristian Sesena segretario generale Cgil Reggio Emilia.
Perché i sindacati dicono NO alla manovra? Fra le tante motivazioni “ci preme fare il punto su salari e precarietà – affermano Roberta Orfello segreteria Cgil Modena e Luigi Tollari coordinatore generale Uil Modena e Reggio Emilia – con l’aumento dell’inflazione a due cifre e il caro bollette la gente non arriva a fine del mese. Larghe fasce della popolazione rischiano di sprofondare nella disperazione. Per i lavoratori dipendenti, che versano la maggior parte dell’Irpef allo Stato, non c’è alcun provvedimento in questa Legge di Bilancio. La stessa decontribuzione, che pure l’Esecutivo sbandiera, non è una novità. Non hanno fatto altro che confermare un provvedimento esistente – spiegano i sindacalisti – Va portata dal 2% (Governo Draghi) al 5% e poi va anche ripristinato il fiscal drag”.

Per Cgil e Uil i salari sono bassi perché c’è un livello di precarietà inaccettabile che la reintroduzione dei voucher non farà che aumentare. Vanno cancellate tutte le forme di lavoro precario che penalizzano soprattutto i giovani all’ingresso nel lavoro e rendere validi erga omnes per legge i contratti collettivi nazionali firmati dai sindacati maggiormente rappresentativi. Di tutto questo non c’è traccia nella Finanziaria 2023. A novembre, in provincia di Modena, i tempi determinati e in somministrazione sfiorano il 70% dei nuovi ingressi. I salari reali (Rapporto Oil) sono diminuiti su scala mondiale (-0,9%) ma in Italia l’impennata inflazionistica li ha erosi di quasi 6 punti percentuali nel 2022, più del doppio della media UE.
L’ampliamento dei voucher sino a 10.000 euro rischia di fare dumping contrattuale: perché un’impresa dovrebbe ricorrere a rapporti di lavoro regolati, quando i buoni permettono di non pagare contributi per disoccupazione, malattia, maternità?

Modena, 12/12/2022

 


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