14 Set 2010 filcams, mobilitazione, presidio, sciopero,
Modena, 14 settembre 2010
Sciopero degli addetti alle pubbliche affissioni giovedì 16 settembre per l’intera giornata con presidio previsto davanti all’ufficio Affissioni del Comune in piazza Manzoni 21 (c/o Stazione Piccola) dalle ore 10 alle ore 12.
La mobilitazione, che prevede un pacchetto di 3 giorni di sciopero a partire dal 16 settembre e poi anche il 17 e 18, è stata indetta dalla Filcams/Cgil per chiedere garanzie occupazionali per gli 8 lavoratori di Progetto Lavoro Scarl, la ditta che ha in subappalto il servizio affissioni da parte di Atcm, concessionaria a sua volta del servizio per conto del Comune di Modena.
L’appalto scade il 31 dicembre 2010 e con il nuovo appalto del servizio di riscossione tributi e affissioni (di cui si conoscerà l’esito il 4 ottobre) molte sono le incognite per i lavoratori attualmente impiegati nel servizio.
Non sono infatti previste tutele per gli 8 lavoratori che operano in regime di subappalto per conto di Progetto Lavoro e “Atcm – spiega Adriano Montorsi di Filcams/Cgil – ha già fatto sapere che, in caso di nuova aggiudicazione, intenderà risparmiare un congruo numero di euro. Tale risparmio – prosegue il sindacalista – si riverserà completamente sulle spalle della cooperativa che ha sino ad oggi gestito il servizio con due possibili conseguenze: l’impossibilità di proseguire nell’affidamento o il taglio del personale e del servizio stesso”.
“E’ quasi inevitabile prefigurare un nuovo subappalto gestito al totale ribasso – continua Montorsi –
Questa situazione porrà i lavoratori, alcuni dei quali occupati in questa attività anche da 15 anni, di fronte al bivio se perdere il posto di lavoro o vedersi tagliare gli stipendi al limite della sussistenza mettendoli in grave crisi. I lavoratori denunciano con questa forma di lotta l’assenza di tutele nei loro riguardi”.
La Filcams/Cgil chiede dunque al Comune di Modena, che ad oggi si è reso disponibile ad un primo incontro esplorativo nel merito della questione, di intervenire con tutti i mezzi per preservare i posti di lavoro e le condizioni retributive dei lavoratori.
Differente l’atteggiamento di Atcm che, a fronte delle legittime preoccupazioni sollevate dai lavoratori e dal sindacato Filcams-Cgil, non ha battuto ciglio e non ha ad oggi risposto alle richieste del sindacato, lasciando invece intendere che, all’occorrenza avrebbe già contatti con aziende disposte a lavorare a cifre sensibilmente inferiori, anche del 30-35%, rispetto alle attuali condizioni.
Filcams-Cgil Modena auspica un pronto intervento da parte di tutti i soggetti coinvolti, teso alla garanzia e tutela delle condizioni di lavoro delle 8 persone interessate.
Filcams-Cgil Modena

