09 Mag 2018 ammortizzatori sociali, appalti, cgil, giovani, lavoro, manifestazione, pensioni, precarietà, sciopero, territorio,
Sciopero generale provinciale della Cgil di Modena con astensione dei settori pubblico e privato giovedì 10 maggio 2018
Lo sciopero provinciale sarà di 8 ore (o per l’intero turno di lavoro) ed esteso ai lavoratori di tutti i settori, pubblico e privato.
Si intende dare continuità alla mobilitazione Cgil del 2 dicembre scorso e rivendicare diversi temi:
- riforma delle pensioni,
- ammortizzatori sociali,
- contrasto alla precarietà,
- rivendicazione del lavoro per i giovani,
- lotta ad illegalità ed appalti irregolari,
- contrasto alle crisi e chiusure di aziende sul territorio.
E’ prevista una manifestazione in città, con corteo in partenza alle ore 9.30 dalla sede di Maserati Auto (via Ciro Menotti) sino a raggiungere la sede di Confindustria Modena (viale Bellinzona) dove si terrà un comizio conclusivo di Manuela Gozzi segretaria generale Cgil Modena.
Maserati è stata scelta come azienda simbolo proprio per l’incertezza sul sito produttivo visto che non si conoscono i modelli di auto da produrre nei prossimi mesi per rilanciare lo stabilimento del Tridente modenese, che anzi vede restringersi gli spazi produttivi e calare gli occupati in produzione.
Anche la scelta della sede di Confindustria è emblematica, perché si vuole richiamare l’associazione d’impresa a responsabilità sulla tutela del patrimonio industriale e la salvaguardia dell’occupazione, a fronte di chiusure di stabilimenti da parte di multinazionali e non solo, sfruttamento e appalti irregolari, crisi aziendali.
Fra gli altri temi dello sciopero provinciale vi è il contrasto alla riforma Fornero delle pensioni e la rivendicazione del lavoro per i giovani, a fronte di scelte in legge di Stabilità inadeguate ad imprimere un cambiamento alle politiche industriali e al rilancio del mercato del lavoro. La seconda fase della trattativa governo-sindacati sulle pensioni dello scorso autunno, non ha dato risposte adeguate sui diversi temi della piattaforma, in particolare su adeguamento dell’aspettativa di vita e sull’uscita flessibile alla pensione e una pensione contributiva di garanzia per i giovani.
Inoltre, la Cgil chiede di rivedere gli ammortizzatori sociali perché, a fronte di chiusure opportunistiche di multinazionali o di crisi aziendali, sono insufficienti a gestire le ricadute occupazionali, anche a causa degli ultimi tagli del Governo.
La Cgil chiede ancora che a Modena si affermi un modello di sviluppo basato sulla legalità e un maggior controllo del sistema degli appalti, che spesso sono irregolari e fondati sullo sfruttamento del lavoro come evidenzia la stessa vertenza Castelfrigo.
Si chiede anche un’attenzione al lavoro femminile che rischia di essere svalorizzato e di non poter esprimere le proprie potenzialità come dimostra il dato record di quest’anno delle dimissioni delle neo-mamme.
Fondamentale anche il rilancio del welfare pubblico come strumento di redistribuzione della ricchezza e per mitigare le differenze sociali, che la Cgil mette al centro delle piattaforme per la contrattazione territoriale.
Segreteria Cgil Modena
Modena, 13 aprile 2018
- Volantino (formato pdf)
- Pensioni: Cgil, superare legge Monti Fornero, sistema italiano tra i più penalizzanti in Europa (fonte: cgil.it)
- Intervista a Manuela Gozzi, segretario generale Cgil Modena sulle ragioni dello sciopero provinciale con manifestazione a Modena del 10 maggio 2018 [diretta facebook]
10 maggio 2018 – A Modena Cgil proclama lo sciopero generale – LE MOTIVAZIONI
10 maggio 2018 – A Modena Cgil proclama lo sciopero generale – LE MOTIVAZIONI
Servizio TGR ER, edizione del 3/5/2018, ore 19.30
Servizio TG TRC Modena, edizione del 3/5/2018, ore 19.30
Servizio TvQui Modena del 3/5/2018
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