18 Mar 2009 presidio, sciopero,
Modena, 18 marzo 2009
Grande soddisfazione della CGIL di Modena per la riuscita degli scioperi odierni di scuola-università e dello sciopero provinciale dei settori privati contro i tagli all’istruzione pubblica e i licenziamenti dei precari, per far cambiare le politiche del Governo, per la difesa di salari e pensioni, per la libertà e i diritti di lavoratori e pensionati, contro l’accordo separato sul modello contrattuale.
Grande soddisfazione anche per l’alta partecipazione alla manifestazione di stamattina che ha visto circa 5.000 lavoratori e studenti, sfilare per il centro cittadino sino alla sede della Prefettura dove si è tenuto il comizio conclusivo.
Al corteo hanno partecipato folte delegazioni di metalmeccanici e lavoratori del pubblico impiego che avevano già scioperato il 13 febbraio e hanno oggi portato la loro solidarietà condividendo le ragioni della protesta.
Presenti molti lavoratori in cassintegrazione, lavoratori artigiani sospesi e disoccupati, oltre ai lavoratori dell’Emilceramica in lotta da diverse settimane per la difesa del posto di lavoro e che anche domani daranno vita ad un nuovo presidio davanti al magazzino di Fiorano.
Al comizio sono intervenuti un rappresentante degli studenti medi, Cinzia Cornia segretario provinciale del sindacato scuola-università FLC/CGIL e il segretario generale della CGIL di Modena Donato Pivanti.
Al termine della manifestazione, la delegazione sindacale CGIL ha incontrato il vice Prefetto e il Presidente Provincia, a quali sono state illustrate le motivazioni della protesta.
Il vice prefetto si è impegnato a riferire alle istanze nazionali i contenuti dell’incontro e il presidente della Provincia ha confermato l’impegno a sostenere tutte le iniziative utili ad attenuare l’impatto delle crisi aziendali che stanno interessando la nostra provincia.
Lo sciopero provinciale di oggi e le numerose iniziative della CGIL di Modena programmate per il mese di marzo (consultabili sul sito ), sostengono le motivazioni della manifestazione nazionale CGIL del 4 aprile al Circo Massimo a Roma: contro la politica economica del Governo, per il rilancio dell’economia, contro l’accordo separato, per l’estensione degli ammortizzatori sociali e la difesa del reddito, contro i licenziamenti, per la difesa del diritto di sciopero.
Modena, 17 marzo 2009
Sciopero provinciale della CGIL di Modena, 4 ore la mattina, mercoledì 18 marzo 2009, a sostegno delle ragioni della manifestazione nazionale CGIL il 4 aprile per la difesa di salari e pensioni, per la libertà e i diritti di lavoratori e pensionati, contro i tagli all’istruzione pubblica e i licenziamenti dei precari, per far cambiare le politiche del Governo.
Le categorie CGIL che hanno proclamato lo sciopero provinciale di domani sono scuola-università-ricerca-Afam-formazione professionale (FLC), chimici-ceramisti-gomma-gas/acqua (FILCEM), tessili-abbigliamento (FILTEA), edili-legno (FILLEA), grafici-cartotecnici e spettacolo (SLC), trasporti (escluse Ferrovie Nazionali)-facchinaggio (FILT), agroindustria e agricultura (FLAI).
Sono invece esclusi dalla giornata di lotta di domani categorie come meccanici e pubblici che hanno già scioperato il 13 febbraio e altre categorie di lavoratori che hanno proclamato azioni di lotta articolate, in altre giornate, da qui al 4 aprile.
Lo sciopero prevede una manifestazione in centro a Modena con corteo in via Emilia centro (concentramento ore 9.30 in piazzale Sant’Agostino) e al termine presidio e comizio presso la Prefettura.
Lo sciopero provinciale rilancia le motivazioni della manifestazione nazionale CGIL del 4 aprile al Circo Massimo a Roma: contro la politica economica del Governo, per il rilancio dell’economia, contro l’accordo separato, per l’estensione degli ammortizzatori sociali e la difesa del reddito, contro i licenziamenti, per la difesa del diritto di sciopero.
Il sindacato scuola-università FLC/CGIL, che ha proclamato sciopero nazionale per l’intera giornata, chiede, fra gli altri, l’immediato ripristino delle risorse tagliate con la legge 133/08 e l’apertura di un tavolo interministeriale sul precariato per evitare i licenziamenti dal prossimo anno scolastico di oltre 30.000 lavoratori (24.000 docenti e 7.000 Ata) e procedere al contrario con stabilizzazioni e estensione degli ammortizzatori sociali.
Oltre allo sciopero di domani, la CGIL di Modena ha messo in campo per il mese di marzo parecchie iniziative di sensibilizzazione, discussione e proposta a sostegno delle proprie ragioni e proposte contro la politica economica del Governo, per il rilancio dell’economia e contro l’accordo separato sulla riforma contrattuale.