SCIOPERO REGIONALE METALMECCANICI FIOM/CGIL CON PRESIDIO LUNEDÌ 23 LUGLIO PER IL CONTRATTO E LA DEMOCRAZIA NEI LUOGHI DI LAVORO

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Modena, 19 luglio 2012

 

 

Parteciperà anche una folta delegazione modenese di operai metalmeccanici e sindacalisti Fiom/Cgil al presidio di lunedì 23 aprile a Bologna davanti alla sede di Confindustria regionale (in via Barberia a partire dalle ore 14), indetto in concomitanza con lo sciopero regionale Fiom/Cgil di 4 ore (le ultime 4 ore di lavoro/turno) per la difesa del CCNL e della democrazia nei luoghi di lavoro.

La Fiom di Modena sta raccogliendo le prenotazioni per chi volesse partecipare alla manifestazione di lunedì pomeriggio. I pullman sono in partenza da Modena e dai principali Comuni della provincia. Per info e prenotazioni: 059.583311 e 059.583323.

Lo sciopero regionale dei metalmeccanici Fiom/Cgil è stato indetto contro la scelta di Federmeccanica di aprire lunedì 23 luglio un tavolo separato solo con Fim e Uilm per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro. Una scelta illegittima e discriminatoria, che esclude la Fiom, il sindacato di gran lunga più rappresentativo della categoria per numero di iscritti e voti nelle elezioni delle RSU. In questo modo, alle lavoratrici e ai lavoratori è negato il diritto alla rappresentanza plurale e democratica. Federmeccanica sceglie di violare palesemente l’accordo interconfederale del 28 giugno 2011firmato dalla Cgil, rappresentata nei metalmeccanici dalla Fiom.

È una scelta sbagliata perché il CCNL è lo strumento di tutela e garanzia generale, con regole democratiche e condivise, mentre la decisione di Federmeccanica, continuando nella pratica distruttiva degli accordi separati, impedisce la ricostruzione di un contratto nazionale unitario.

In realtà, Federmeccanica, per estendere il modello Fiat, sceglie di tener fuori i lavoratori dalla trattativa al fine di peggiorare le loro condizioni.

Infatti, Federmeccanica ha presentato la sua piattaforma per il rinnovo del CCNL e l’accordo si fa solo se:

• i minimi salariali diventano non garantiti a tutti;

• aumenta l’orario di lavoro fino a far diventare obbligatorie le 250 ore di straordinario;

• si recepiscono tutte le norme di Legge dall’art. 8 sulla derogabilità di Legge e contratti fino alle recenti norme sul mercato del lavoro;

• si mette in discussione il pagamento dei primi tre giorni di malattia;

• si pretendono sanzioni in caso di non esigibilità degli accordi, verso i Sindacati;

insomma solo se il contratto è utile alle aziende!!

Fim e Uilm hanno chiesto a Federmeccanica l’incontro separato secondo una logica opposta a quella della Fiom. La Fiom vuole un CCNL per le lavoratrici e i lavoratori e non per legittimare le organizzazioni sindacali e nella contrattazione aziendale costruisce piattaforme unitarie solo dove si garantisce il voto delle lavoratrici e dei lavoratori.

Sono indispensabili regole democratiche per l’approvazione degli accordi a tutti i livelli e per la certificazione della rappresentanza.

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