20 Gen 2012 filctem, mobilitazione, presidio, sciopero, slc,
Soliera, 20 gennaio 2012
Ultimo giorno oggi delle 5 giornate di sciopero dei lavoratori della Progeny di Limidi di Soliera proclamato dai sindacati di categoria e dalla Rsu contro il mancato rispetto dei precedenti accordi aziendali e i ritardi nei pagamenti di numerose mensilità arretrate.
L’adesione alle 40 ore di sciopero è stata alta in tutti i 5 giorni – oltre il 90% degli addetti – e anche al presidio di stamattina davanti ai cancelli erano presenti circa 30 lavoratori.
Purtroppo stamattina i lavoratori riuniti in assemblea davanti ai cancelli hanno ricevuto conferma delle notizie che si rincorrevano da tempo sul futuro dello stabilimento di Limidi.
Nell’incontro di ieri in provincia presso l’assessorato al Lavoro, la proprietà ha infatti ufficializzato la volontà di chiudere lo stabilimento per quanto riguarda il comparto produttivo che interessa 35 dei 45 addetti complessivi (mantenendo solo l’attività degli uffici commerciali).
I rappresentanti dei sindacati Slc/Cgil, Filctem/Cgil e Femca/Cisl, presenti all’incontro insieme alle Rsu, hanno chiesto spiegazioni per questa decisione improvvisa. Da mesi infatti la proprietà aveva ventilato lo spostamento solo di una parte della produzione nell’altro stabilimento di Ascoli Piceno, mentre ora intende spostare definitivamente tutta la produzione ad Ascoli sostenendo che si tratta di uno stabilimento industrialmente più avanzato.
L’azienda ha inoltre avanzato la volontà di attivare un anno di Cigs per chiusura di attività, già a partire dal prossimo lunedì 23 gennaio.
Sindacati e lavoratori, hanno criticato tale scelta, ma a fronte di una scelta che è apparsa irrevocabile da parte dell’azienda, hanno però chiesto l’estensione degli ammortizzatori sociali, almeno 2 anni di Cigs e l’uscita volontaria in mobilità. Inizialmente la Cigs sarebbe attivata solo per i lavoratori del reparto estrusione, mentre quelli del reparto stampa continuerebbero a lavorare sino al termine delle attività produttive.
I sindacati hanno inoltre condizionato l’accettazione di tale accordo all’effettivo pagamento delle mensilità arretrate (in media ogni lavoratore deve ancora ricevere 3 mensilità).
L’azienda si è impegnata ad estendere gli ammortizzatori sociali e a pagare gli arretrati secondo date e scadenze ben precise.
I lavoratori della Progeny hanno preso atto della difficile situazione e al momento sono disposti a sospendere le iniziative di lotta se l’azienda dimostrerà di tenere fede agli impegni presi sui pagamenti degli arretrati.
Il nuovo incontro tra azienda e sindacati si svolgerà martedì prossimo 24 gennaio alle ore 16.30 presso la sede dell’assessorato provinciale al Lavoro.
Soliera, 18 gennaio 2012
ALTA ADESIONE ALLO SCIOPERO PROGENY, LA MOBILITAZIONE CONTINUA
Alta adesione allo sciopero che da lunedì scorso e sino a venerdì 20 gennaio sta interessando la Progeny di Limidi di Soliera. Oltre il 90% dei lavoratori ha aderito in questi giorni allo sciopero di 40 ore proclamato dai sindacati Slc/Cgil, Filctem/Cgil e Femca/Cisl per sollecitare l’azienda alla puntualità dei pagamenti delle mensilità arretrate e al rispetto degli impegni e degli accordi sottoscritti.
In mattinata si è anche svolto un presidio dei lavoratori davanti ai cancelli, alta l’adesione al presidio a cui era presente la maggioranza dei lavoratori in sciopero (in foto un momento del presidio di oggi).
Nell’ambito dei 5 giorni di lotta, è previsto un nuovo presidio venerdì mattina 20 gennaio, sempre dalle ore 9 alle 12 davanti ai cancelli aziendali (via Archimede 231, Limidi di Soliera).
Durante il presidio di venerdì mattina si svolgerà anche un’assemblea con tutti i lavoratori per illustrare quanto emerso dall’incontro in Provincia previsto per domani.
Domattina è infatti previsto presso l’assessorato provinciale al Lavoro l’incontro dei sindacati con la proprietà per discutere della situazione industriale della Progeny.

Soliera, 17 gennaio 2012
SCIOPERO TUTTA LA SETTIMANA ALLA PROGENY DI SOLIERA
Sciopero per 40 ore consecutive da ieri e sino a venerdì 20 gennaio alla Progeny Srl di Limidi di Soliera proclamato dai sindacati Slc/Cgil, Filctem/Cgil e Femca/Cisl e dalle Rsu contro i ritardi nei pagamenti degli stipendi e per il continuo disattendere gli impegni presi da parte dell’azienda.
Durante i 5 giorni di sciopero saranno effettuati anche due presidi davanti ai cancelli in via Archimede 231 a Limidi di Soliera, nelle giornate di mercoledì 18 gennaio e venerdì 20 gennaio, dalle ore 9 alle ore 12.
La Progeny Srl produce materiale plastico per imballaggi, occupa nello stabilimento di Limidi 43 dipendenti, mantiene in vigore due diversi contratti nazionali quello dei cartai-cartotecnici e quello del settore chimico, ereditati dalla fusione nel 2010 di due diverse realtà produttive (la Man Plast e la Polysac).
Dopo la mobilitazione dello scorso luglio, il 2 gennaio è cominciata una nuova mobilitazione dei lavoratori contro l’atteggiamento della Direzione aziendale che, per l’ennesima volta da quando è subentrata alla vecchia proprietà – disattendendo gli impegni assunti nelle settimane e nei mesi scorsi sulla dilazione dei pagamenti di novembre e della 13ma mensilità – è in ritardo nei pagamenti degli stipendi.
L’assemblea convocata d’urgenza dalle sigle sindacali Slc/Cgil, Filctem/Cgil e Femca/Cisl (l’azienda, allo stato attuale, mantiene in vigore due diversi contratti nazionali, ereditati dalla fusione di diverse realtà produttive) ha portato in evidenza un problema più grande che attiene allo scarso rispetto per corrette relazioni industriali, che va oltre il ritardo di alcuni pagamenti nell’ultimo periodo.
Negli ultimi tre anni l’azienda ha sempre provveduto a saldare gli stipendi ai propri dipendenti in maniera irregolare e con forti ritardi sulle date spesso concordate con i Sindacati. Una costante mancanza di rispetto nei confronti dei lavoratori e dei rapporti industriali che ha visto l’azienda puntualmente disattendere le parole spese e gli accordi firmati.
Questo atteggiamento aveva già spinto i Sindacati a proclamare azioni di sciopero e presidi davanti ai cancelli della fabbrica nel gennaio e nel luglio del 2011.
Oggi la situazione ha raggiunto un nuovo limite. In ritardo sulle mensilità di novembre e sulla tredicesima mensilità, l’Azienda ha incontrato i Sindacati promettendo di chiudere in tre tranche entro il 25 gennaio parte dei crediti vantati dai propri dipendenti. Risposta che, come al solito, non dà nessuna garanzia concreta e che non ha soddisfatto i lavoratori ormai scottati dalle troppe promesse del passato mai mantenute.
Durante l’assemblea convocata d’urgenza ieri è emersa una situazione di disagio più comprensibile ed anche il fatto che, alcuni lavoratori, siano in attesa di vedersi pagare anche quattro, cinque o sei mensilità arretrate.
La solita promessa da parte della Direzione aziendale non è bastata a ricucire lo strappo tanto che, all’unanimità, i lavoratori presenti in assemblea hanno votato per entrare in sciopero immediatamente e per 40 ore consecutive.