Il 23 maggio 2016 tutti i lavoratori della scuola incroceranno le braccia per l’intera giornata. E con un mucchio di ragioni. La prima è il contratto collettivo, fermo da 7 anni, senza il quale il potere d’acquisto di chi lavora nella scuola si è ridotto di circa 220 euro mensili. E ancora il Governo si ostina a negare lo stanziamento necessario, nonostante avesse annunciato l’avvio dei rinnovi dopo l’accordo sui comparti.
Per le prime indicazioni vedi http://www.flcgil.it/scuola/sciopero-della-scuola-il-23-maggio-primo-punto-il-rinnovo-del-contratto.flc
Seguiranno ulteriori indicazioni