28 Mag 2013
Sono sempre di più gli immigrati che lasciano l’Italia per tornare volontariamente nel paese d’origine: nel 2009 avevano aderito a programmi di ritorno volontario assistito (Rva) in 228, da giugno 2013 a giugno 2014 sono stimate 1.000 partenze. Tra i motivi principali del rimpatrio c’è’ la perdita del posto di lavoro. Lo rileva la Rete italiana per il ritorno volontario assistito (Rirva), che ha presentato questi risultati nei giorni scorsi nel corso di un convegno alla Camera dei Deputati.
Secondo i dati diffusi da Rirva, dal 2009 a oggi ci sono stati 1.961 ritorni assistiti; il 71% riguarda uomini. Il 55% ha ricevuto un supporto alla reintegrazione sociale e lavorativa. Più della metà provengono da Tunisia, Ecuador, Perù e Marocco e le principali regioni di partenza sono Lazio (456 rva), Lombardia (425), Emilia Romagna (189) e Piemonte (152). Negli anni sono diminuite le risorse del Fondo europeo destinate al rimpatrio forzato, sottolinea Rirva, e sono aumentate quelle per gli rva.