11 Feb 2013
Con un comunicato stampa l’Ufficio del Difensore civico della Regione Emilia Romagna critica l’esclusione dei giovani stranieri dal bando per il servizio civile nei luoghi colpiti dal terremoto e sostiene i rilievi già mossi da ASGI. A gennaio la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha pubblicato il bando straordinario per 350 posti per lo svolgimento del servizio civile nelle zone colpite dal terremoto del maggio scorso. Il bando chiede il requisito della cittadinanza italiana. . L’Asgi aveva prontamente rilevato che “il Ministero per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione, pur evidentemente consapevole della questione, finge dunque di ignorare completamente che la Corte d’Appello di Milano, con sentenza emanata nel dicembre scorso, ha confermato l’ordinanza di primo grado dd. 9 gennaio 2012, che aveva dichiarato illegittimo e discriminatorio il requisito della cittadinanza italiana, affermando che proprio alla luce “dei principi comunitari e dei parametri costituzionali” la norma invocata dal Ministero non può ritenersi una norma di esclusione degli stranieri”. L’Asgi, inoltre, invitava “gli enti che, in base al decreto, sono i soggetti deputati a effettuare la selezione dei candidati, a accogliere anche le domande di cittadini stranieri, nel pieno rispetto delle pronunce dei Giudici di Milano”. Ora anche il Difensore civico dell’Emilia Romagna, Daniele Lugli, sostiene la posizionedell’Asgi.