SETTORE TRASPORTI, IL CASO DELLA VERONESI DI RAVARINO INDICATIVO DI PRATICHE IRREGOLARI AI DANNI DEI LAVORATORI

13 Giu 2012

Modena, 13 giugno 2012

Il caso della azienda di Ravarino Veronesi trasporti Srl è purtroppo indicativo dello stato di un settore, quello del trasporto privato e della logistica, spesso caratterizzato da aziende “border-line” dove vigono prassi assolutamente illegittime per quanto riguardo il trattamento dei lavoratori.

Spesso si riscontrano casi di lavoratori con diverse mensilità non pagate, mancato pagamento dei contributi Inps, uso improprio delle trasferte invece di ore di lavoro effettivo.

Queste le irregolarità che lo stesso sindacato trasporti Filt/Cgil, tramite la propria attività vertenziale, ha denunciato e continua a denunciare all’Ispettorato del Lavoro, in relazione ai lavoratori che si rivolgono ai suoi uffici.

La crisi economica – che non ha risparmiato il settore, spesso caratterizzato da aziende senza alcuna affiliazione ad associazioni datoriali – ha accentuato il ricorso a queste pratiche irregolari di cui fanno le spese innanzitutto i lavoratori, ma anche lo Stato come nel caso della tentata truffa della Veronesi di Ravarino.

In merito alla Veronesi, parecchi lavoratori si sono già rivolti alla Filt/Cgil per denunciare il mancato pagamento delle spettanze e dei trattamenti di malattia. Il sindacato da mesi sollecita l’azienda ad un confronto senza però trovare riscontro in merito. Esprime soddisfazione per l’intervento degli enti ispettivi che ha portato a sanzionare il ricorso a queste pratiche illegittime e il recupero dei contributi Inps per i lavoratori della Veronesi.

La Filt/Cgil auspica, anche alla luce di questo intervento, che si possa arrivare ad una soluzione anche per le retribuzioni tutt’ora pendenti, e invita i lavoratori che non l’avessero già  fatto, a rivolgersi ai propri uffici per la tutela dei propri diritti.

Il settore trasporti inoltre è tra i più permeabili a pratiche illegali, sino alle vere e proprie infiltrazioni malavitose, e quindi diventa fondamentale un’attività ispettiva che non consenta il diffondersi di queste pratiche.

La Filt da tempo sostiene, anche a livello nazionale, che per superare molti dei mali del settore che si configurano come fisiologici, servono, oltre ad un’attenta e intensificata attività di controllo, anche aggregazioni imprenditoriali che possano superare l’eccessiva frammentazione del settore e portare a flotte aziendali di dimensioni europee.

Filt/Cgil Modena

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