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Modena, 13 giugno 2017
Si chiama “Sfruttazero” la campagna promossa da una rete di organizzazioni no-profit di varie realtà della Puglia – Diritti a Sud di Nardò e Net-Zanet Solidaria di Bari – che associano in modo mutualistico braccianti, migranti, contadini, disoccupati per produrre e vendere la salsa di pomodoro anti-caporali.
Si tratta di auto-produzioni di conserve di pomodoro che si sottraggono alle filiere delle multinazionali che impongono prezzi troppo bassi, mediatori, caporali e braccianti costretti a turni sfiancanti e bassi salari (guadagnano 4 euro per un cassone di 350 kg).
“Sfruttazero” si oppone a tutto questo e vuole dimostrare che è possibile praticare un’agricoltura alternativa, rispettosa della natura (facendo a meno di prodotti chimici) e delle persone retribuendole in modo regolare.
Con i proventi ricavati dalla vendita della passata di pomodoro, le associazioni pugliesi finanziano anche una cassa di mutuo soccorso con cui vengono sostenuti i migranti e i braccianti italiani che vivono ancora nei ghetti presenti in Puglia e in Basilicata.
La Cgil di Modena e il sindacato di categoria Flai/Cgil hanno aderito al progetto acquistando un centinaio di bottiglie di pomodoro e promuovendo la vendita presso i propri associati (in foto).
L’idea di acquistare le bottiglie a Modena, nasce da un sodalizio con l’associazione degli Esodati di Reggio Emilia che sta promuovendo il progetto “Sfruttazero” nei nostri territori.
Esodati emiliani e braccianti pugliesi sono uniti da un’iniziativa di solidarietà per promuovere i diritti del mondo del lavoro.
Per chi volesse acquistare bottiglie di pomodoro “Sfruttazero”, contattare 327.5306166 – 333.5445346 – venditedirittiasud@gmail.com . Oppure rivolgersi a Associazione Diritti a Sud, via Salvatore Napoli Leone, 13 – 73048 Nardò (LE), tel. 340.8550770 – 320.0281401 .
Sfruttazero, la passata di pomodoro con lo 0% di sfruttamento (pdf)