14 Giu 2012 sisma, sisma 2012,
di Ciro Spagnulo e Mohcine El Arrag
Tra i cittadini che hanno subito le conseguenze di un sisma che non ha risparmiato nessuno, c’è una categoria di persone che più che mai ha bisogno di sostegno: gli immigrati. Anche sul piano psicologico, sono più deboli, più esposti. Lo tocchiamo con mano incontrandoli ogni giorno nei nostri uffici. Il senso di spaesamento, incertezza, dolore legato al sisma viene amplificato da tutta una serie di questioni legate alla condizione di migrante, ad esempio le difficoltà linguistiche e la burocrazia del permesso di soggiorno. In un momento così critico hanno bisogno di essere supportati e guidati con servizi specifici, soprattutto per quanto riguarda il problema abitativo e il rischio di perdere i requisiti per la propria presenza regolare in Italia. In questa direzione la Cgil è fortemente impegnata innanzitutto nel dialogo con gli enti pubblici. Ai tavoli costituiti a vari livelli per affrontare l’emergenza ha avanzato richieste specifiche:
la garanzia del rinnovo del permesso di soggiorno anche in mancanza di alcuni requisiti (perdita del lavoro o della residenza, reddito inferiore a quello previsto dalla legge) e la sospensione delle tasse che lo rendono particolarmente costoso dopo gli ultimi aumenti; facilitazioni al ritorno temporaneo nei Paesi di origine per le persone e i familiari che si ritrovano senza alloggio e/o lavoro con la concessione di una deroga che consenta di rimanere assenti dall’Italia oltre il periodo che determina la perdita del diritto al rientro; in caso di rientro temporaneo nei Paesi d’origine, una deroga ai due mesi di tempo dalla scadenza previsti per il rinnovo; contributi per le spese di viaggio; eccetera.