14 Giu 2012 sisma, sisma 2012,
di Mohcine El Arrag
I territori colpiti dal sisma sono da sempre fortemente attrattivi per gli immigrati per le possibilità di lavoro che offrono. Non a caso vi risiedono numerosi, soprattutto in provincia di Modena. Qui su una popolazione di 700 mila abitanti sono 90 mila, il 12,7%. 26 mila si concentrano nei quattordici Comuni più colpiti dal terremoto, che insieme fanno quasi 194 mila abitanti. Tra di essi risaltano realtà dove la presenza immigrata registra percentuali significativamente superiori alla media provinciale, come a Novi di Modena (17,4%), Mirandola e Camposanto (15,%). Qualche tempo fa Novi di Modena conobbe gli onori della cronaca per essere stato il primo Comune italiano dove i nati da genitori stranieri superavano per la prima volta i nati da genitori italiani.
In provincia di Bologna su una popolazione di quasi 992 mila abitanti gli stranieri sono più di 102 mila, il 10%. In alcuni dei Comuni coinvolti dal sisma la loro presenza supera anche il 15%.
In provincia di Ferrara gli stranieri sono il 7,6%, oltre 27 mila si quasi 360 mila abitanti. Nei Comuni colpiti sono mediamente il 10% dei residenti: il 9,8% a Sant’Agostino e il 10, 3% a Mirabello, per fare due esempi.
Tra quelle colpite dal terremoto, la provincia di Reggio Emilia registra la percentuale più alta di stranieri con il 13 per cento. Sono 60 mila su mezzo milione di abitanti.
Particolarmente alte le percentuali nei Comuni: a Luzzara si supera il 20% e a Fabbrico, Boretto e Rolo la media è del 18%.
In provincia di Mantova i 53 mila stranieri costituiscono l’11,2% dei 415 mila residenti. Anche nel mantovano parecchi comuni registrano punte del 17% di presenza straniera, come a Suzzara, e nel caso di San Giovanni del Dosso si supera il 19%.
In provincia di Rovigo su quasi 248 mila abitanti gli stranieri sono 18.800 circa, il 7,5%.
http://www.cgilmodena.it/sisma-limpegno-della-cgil-per-gli-immigrati.html