10 Nov 2020 appalti, Espo&Cartotec, filt, licenziamenti, lodica srl, maw group, Villavara Bomporto,
Nonostante tutte le leggi vigenti in questa complessa situazione di emergenza connessa al CoronaVirus e alla normativa che stabilisce il blocco dei licenziamenti, nel sistema degli appalti di logistica si licenzia bellamente in dispregio di ogni normativa a tutela del lavoro e nonostante la Cassa integrazione per Covid, rinnovata e prorogata sino a fine 2020.
E’ il caso della ditta Maw Group che gestiva un appalto di logistica per conto della ditta Lodica srl a sua volta in appalto presso la Espo&Cartotec di Villavara di Bomporto.
La vicenda risale al 30 aprile 2020, data in cui le 12 lavoratrici (quasi tutte donne) dell’appalto in questione vengono informate a parole, che saranno licenziate e che non è più richiesto il loro apporto lavorativo.
Queste lavoratrici, alcune impiegate in quell’appalto da un paio d’anni, erano peraltro sfruttate sia lavorativamente che contrattualmente visto che l’azienda in questione applicava loro un contratto pirata e improprio non pertinente per il settore della logistica e non sottoscritto dai sindacati comparativamente più rappresentativi sul piano nazionale e che ovviamente aveva dei livelli salariali ai limiti della sussistenza, pari a poco più di 5 euro lordi all’ora.
Quando poi l’azienda ha ritenuto di non dover più avere bisogno della loro prestazione lavorativa, in piena crisi per il covid, ha deciso semplicemente e brutalmente di licenziarle, in dispregio di tutte le normative vigenti, del previsto blocco dei licenziamenti e della possibilità di poter fruire degli ammortizzatori sociali predisposti dai vari decreti governativi.
Solo tempo dopo le lavoratrici, confuse e spaventate nonché certe di non potere fare nulla contro questa decisione imposta unilateralmente dall’azienda, hanno deciso di rivolgersi al sindacato per cercare una qualche forma di tutela.
La Filt-Cgil di Modena ha pertanto provveduto subito a verificare le posizioni lavorative presso il centro per l’impiego, ha impugnato i licenziamenti e provveduto a fare i conteggi per le differenze salariali determinate dalla scorretta applicazione contrattuale.
Stupefacente è poi stata la risposta pervenuta da parte dell’azienda stessa, attraverso i propri legali, che ha rigettato le istanze di parte sindacale asserendo che l’onere della prova ricadeva sulle lavoratrici stesse, vantando anche, come azienda, di non aver mai ricevuto rilievi da parte di enti ispettivi nell’arco degli anni precedenti.
E’ inaccettabile e intollerabile che ci si faccia beffe in questo modo di regole e leggi vigenti.
E’ inaccettabile e intollerabile che a Modena, nel 2020, nel sistema della filiera di appalti e subappalti presente nel mondo della logistica si continui a perseguire il mero scopo della massimizzazione del profitto attraverso l’indiscriminata compressione del costo del lavoro, salvo poi derogare a qualsivoglia responsabilità sociale in dispregio totale della legge, con l’aggravante di essere nel pieno di una crisi pandemica ed economica senza precedenti.
Sono stati pertanto predisposti i ricorsi legali del caso e le lavoratrici per il tramite della Filt-Cgil di Modena, hanno conferito mandato allo studio legale Fiorini-Bova per essere assistiti in questa battaglia di rivendicazione e di principio fondamentale.
Nessuno deve rimanere indietro.
Confidiamo che la giustizia faccia il suo corso e che l’azione dei legali sortisca i propri effetti restituendo dignità e pienezza del diritto, non solo alle lavoratrici di Maw Group, ma anche a tutti noi.
La Filt Cgil di Modena, inoltre lancia un grido d’allarme sul sistema degli appalti della logistica e su questa filiera distorta e deviata del mondo del lavoro, sollecitando le istituzioni ad attivarsi nei controlli e nelle azioni sanzionatorie affinché casi del genere non abbiano più a ripetersi in futuro.
Alfonso De Gregorio Segreteria Filt/Cgil Modena
Modena, 10/11/2020