14 Nov 2013
unsolomondo condivide il dolore delle comunità filippine in Italia per i morti e gli sfollati provocati dal potente ciclone Haiyan ed invita tutti coloro che ci leggono ad aderire alle iniziative di solidarietà con le quali si cerca di aiutare il Paese asiatico. E di aiuto le Filippine hanno estremo bisogno. Il tifone ha colpito i due terzi del Paese e 9 milioni di persone. I senza tetto sono 600mila e 10mila i morti, ma sono cifre destinate a crescere. Tra le iniziative di solidarietà segnaliamo, tra le tante, quelle di Save the Children, Unicef, Caritas, Medici Senza Frontiere, organizzazioni alle quali ci si può rivolgere per donazioni. La stessa comunità filippina residente in Italia si è attivata, attraverso il Filipino Womens’ Council e Defence for Children, per raccogliere fondi.
Con oltre 136mila presenze la comunità filippina è una delle collettività straniere con più elevata anzianità migratoria (le prime presenze risalgono addirittura agli anni ’70). Si attesta come terza comunità asiatica per numero di presenze dopo Cina e India e settima nella graduatoria delle comunità più numerose. Il maggior numero di cittadini filippini si concentra in Lombardia e Lazio (60% del totale); segue l’Emilia Romagna con quasi il 9%. Quella della comunità filippina è una migrazione prevalentemente al femminile: le donne, infatti, sono circa il 60%-
______
_______
SEMPRE PIÙ PROFUGHI AMBIENTALI
Subito dopo la tragedia che ha colpito il suo Paese, il delegato filippino Yeb Sano ha chiesto ai partecipanti alla Conferenza internazionale dell’Onu sul clima in corso a Varsavia di fermare la follia del cambiamento climatico. E lo ha chiesto a ragione.
In effetti Haiyan è stato un fenomeno estremo anche per un Paese come le Filippine abituato ai tifoni. Colpa, appunto, del cambiamento climatico, sempre più destinato ad influenzare tragicamente il fenomeno delle migrazioni.
“Le stime del 2010 parlano di ben 50 milioni di ‘profughi del clima‘ ma secondo l’Iom, l’Organizzazione per le migrazioni, gia’ nel 1990 si contavano 25 milioni di persone che hanno cominciato a le loro terre a causa di problematiche ambientali, inquinamento, desertificazione, siccita’ “.
Sempre secondo lo Iom una persona ogni 45, nel mondo, potrebbe essere sfollata a causa del Climate Change”.