19 Feb 2014
La CGIL e il Centro Lavoratori Stranieri CGIL sono vicini alla comunità ucraina che vive ore drammatiche ed esprimono preoccupazione per gli sviluppi in Ucraina dove la violenta repressione dei manifestanti ha causato decine di morti. Di fronte alle tragiche notizie che giungono da Kiev è indispensabile che l’Italia e l’Europa facciano sentire la loro voce per riportare il confronto sul piano della democrazia. Quanto avviene in Ucraina non riguarda solo la popolazione di quel Paese, che per le sue caratteristiche può essere un ponte tra Europa dell’est e dell’ovest, ma minaccia la stabilità del continente.
La CGIL è già investita concretamente dalla preoccupazione dei cittadini ucraini, che cominciano a rivolgersi agli uffici del suo Centro Lavoratori Stranieri per capire come far arrivare in Italia i propri cari in pericolo o accelerare pratiche di ricongiungimento in corso. Gli uffici sono ovviamente disponibili a fornire tutta l’assistenza possibile.
In Italia la crescita della presenza ucraina ha conosciuto una accelerazione significativa: dal 2001 al 2009 il numero dei cittadini ucraini è aumentato di 20 volte. La comunità ucraina, con 218.099 presenze, è la seconda per consistenza numerica tra quelle degli immigrati non comunitari di origine europea – dopo quella albanese (483.219) – e la quarta se riferita al complesso dei cittadini non comunitari. A Modena conta oltre 4 mila presenze, collocandosi all’8° posto tra le comunità straniere in generale e al terzo posto tra quelle di origine europea dopo Romania e Moldavia.
19/2/2014
CGIL
CENTRO LAVORATORI STRANIERI CGIL