29 Ott 2009
Modena, 29 ottobre 2009
L’iniziativa di protesta indetta dall’Associazione Nazionale dei Magistrati per la giornata odierna rappresenta l’ennesima manifestazione di dissenso per come viene gestito il sistema giudiziario del nostro Paese.
La sofferenza che si registra è nei confronti di chi crede che le problematiche del sistema giudiziario possano essere risolte esclusivamente con interventi pseudo-riformatori senza che ne siano capite le cause con la dovuta razionalità e consapevolezza.
Tutto ciò mentre sono sempre più insistenti i proclami e gli attacchi volti a ledere l’autonomia della Magistratura in netto contrasto con i principi fondamentali di un paese civile
Stiamo vivendo un clima in cui si alimenta sempre di più l’odio associato al tentativo di isolamento dei magistrati che svolgono il proprio lavoro nel rispetto della Legge e della Costituzione, che non dimenticano i tanti colleghi che sono morti perché credevano in questi principi.
In questo contesto, che dura ormai da troppo tempo, lavorano anche gli operatori dell’amministrazione giudiziaria che hanno effettuato in questi anni numerose manifestazioni di protesta per denunciare la grave carenza degli organici, alla quale si tenta di far fronte con soluzioni estemporanee a partire dal ricorso ad assunzioni di precari.
Per non dire della continua erosione delle risorse economiche che di fatto non consentono neanche di acquistare il materiale di cancelleria, delle condizioni degli edifici giudiziari sia per quanto riguarda la posizione logistica, sia per quel che concerne la condizione abitativa che di fatto non rispondono a requisiti di sicurezza, né tanto meno ai minimi criteri di decorosa abitabilità.
Ma peggio ancora, questi lavoratori continuano a vedersi negati processi di riqualificazione e, per effetto del nuovo decreto voluto dal ministro Brunetta, continueranno a non vedere riconosciuta la loro professionalità.
Ciò dimostra ancora di più che si vuole un sistema giudiziario che tutto deve essere meno che una risorsa per il nostro Paese.
Per queste ragioni la solidarietà della FP/CGIL alla protesta di oggi nasce soprattutto dall’esigenza di contrastare tutti i tentativi di delegittimazione della magistratura, ma sopratutto per unire tutte le energie per riformare veramente e seriamente il sistema nell’interesse esclusivo della giustizia e dei cittadini.