01 Feb 2012
SOVRA TASSA IMMIGRATI, UN SALASSO INAMMISSIBILE. CGIL E INCA FARANNO RICORSO
Il ministro dell’Interno, Annamaria Cancellieri, e il ministro per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione, Andrea Riccardi, avevano promesso “una approfondita riflessione e attenta valutazione sul contributo per il rilascio e il rinnovo dei permessi di soggiorno” per ridurlo fortemente. In particolare una nota del Viminale affermava che “in un momento di crisi che colpisce non solo gli italiani ma anche i lavoratori stranieri presenti nel nostro Paese, c’è da verificare se la sua applicazione possa essere modulata rispetto al reddito del lavoratore straniero e alla composizione del suo nucleo familiare”. Invece, dal 30 gennaio l’odioso balzello, figlio del livore xenofobo del precedente governo, è in vigore. Il contributo varia da 80 a 200 euro ed è in aggiunta a quanto i cittadini stranieri già versano per i rilasci e i rinnovi dei titoli di soggiorno. Come ha scritto il Centro Lavoratori Stranieri CGIL di Modena, oltre ad essere evidentemente, e volutamente, spropositata, la sovra tassa risulta ingiusta perché richiesta a fronte di un servizio inefficiente e perché in parte finalizzata alle espulsioni, contravvenendo così a Convenzioni Oil (Organizzazione internazionale del lavoro) e Direttive europee che vietano di mettere a carico di chi è in regola i costi del contrasto all’immigrazione irregolare. Contro l’ingiusto provvedimento faranno ricorso la Cgil nazionale e il suo patronato, l’Inca. Vera Lamonica, Segretario nazionale confederale Cgil, e Morena Piccinini, Presidente nazionale dell’Inca, così spiegano i motivi per i quali la CGIL farà ricorso: “La norma è ingiusta – dicono – sia perché, oltre a violare la legge, incide sugli stranieri che già contribuiscono con il loro lavoro alle finanze dello Stato sia perché si addebitano loro i costi di una politica delle espulsioni che è sempre meno coerente con i movimenti migratori in atto”.
Inoltre, sottolineano, “è ingiusto che le risorse necessarie alle espulsioni debbano ricadere su chi è regolarmente presente sul territorio”. Per la CGIL e l’INCA le fonti di finanziamento alle politiche migratorie e di integrazione vanno trovate “sulla regolarizzazione di chi non lo è e sull’emersione del lavoro nero”. Questo, concludono Lamonica e Piccinini “in coerenza con quanto il governo si è impegnato a fare nella lotta alla evasione fiscale”.
PER SAPERNE DI PIU’:
http://www.cgil.it/dettagliodocumento.aspx?ID=18292
http://www.inca.it/News/201201301450.htm
1_2012_c_interno_27gen_contributo
CIRCOLARE CGIL SULLA SOVRA TASSA
SOVRA TASSA: A CHI SI APPLICA E COME
L’importo del “contributo per il rilascio e rinnovo del permesso di soggiorno” varia in base alla durata del permesso:
a) Euro 80,00 per i permessi di soggiorno di durata superiore a tre mesi e inferiore o pari a un anno;
b) Euro 100,00 per i permessi di soggiorno di durata superiore a un anno e inferiore o pari a due anni;
c) Euro 200,00 per il rilascio del permesso di soggiorno Ce per
soggiornanti di lungo periodo.
I suddetti costi si aggiungono agli attuali. L’importo spettante va aggiunto alla somma di euro 27,50 che si paga con il bollettino postale per il rilascio del permesso di soggiorno elettronico.
Sono esclusi dal pagamento, tra altri:
1) i cittadini stranieri regolarmente presenti sul territorio nazionale di eta’ inferiore ai 18 anni;
2) i cittadini stranieri che entrano nel territorio nazionale per ricevere cure mediche, nonché i loro accompagnatori;
3) cittadini stranieri richiedenti il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno per asilo, per richiesta di asilo, per protezione sussidiaria, per motivi umanitari;
4) cittadini stranieri richiedenti l’aggiornamento o la conversione del permesso di soggiorno in corso di validità.
In merito alle esclusioni, permangono però dei dubbi riguardo altre situazioni.
Nel caso venisse versato un importo inferiore a quello stabilito, la Questura chiederà di versare l’integrazione spettante, qualora invece l’importo versato fosse superiore al dovuto, lo straniero potrà richiedere la restituzione.