24 Mar 2011 mobilitazione, presidio, sciopero,
Modena, 24 marzo 2011
Sciopero a oltranza allo stabilimento Sel del Gruppo Stabila, gruppo di rilievo nazionale nella produzione di laterizi. La lotta è stata proclamata dal sindacato di categoria Fillea/Cgil il 22 marzo contro la decisione del gruppo di trasferire parte dell’impianto, pur in presenza di un incontro già fissato con il sindacato sulle sorti dello stabilimento.
Nella mattinata odierna si è svolto il secondo presidio di protesta davanti ai cancelli aziendali (in foto) che ha visto presente la quasi totalità degli addetti.

Lavoratori e Fillea/Cgil proseguiranno la mobilitazione con lo sciopero ad oltranza sino al raggiungimento di un’intesa.
Modena, 22 marzo 2011
PROCLAMATO LO STATO DI AGITAZIONE ALL’AZIENDA STABILA DI MODENA
I lavoratori e il sindacato Fillea/Cgil di Modena hanno proclamato lo stato di agitazione nello stabilimento di Modena del Gruppo Stabila, importante gruppo di rilievo nazionale nell’ambito dei laterizi.
A fronte dell’annunciata intenzione un mese fa di cessare lo stabilimento di Modena (con sede in via Cartazza S.Damaso), la Fillea/Cgil e i 17 lavoratori hanno contrapposto la richiesta di un nuovo piano industriale che preveda il mantenimento dell’unità produttiva di Modena.
Il confronto in questi mesi ha visto l’attivazione prima della cassa integrazione ordinaria e poi, da ottobre 2010, un periodo di 12 mesi di cassa integrazione straordinaria per crisi.
Fermo restando che siamo consapevoli della situazione di crisi del gruppo, che s’inserisce nella più generale crisi del settore delle costruzioni, la più grave da almeno quindici anni a questa parte, l’obiettivo che tentiamo di realizzare è mantenere aperta la speranza di una ripresa del settore o, in subordine, la cessione dell’azienda ad altri operatori del settore per dare continuità produttiva e occupazionale a questo stabilimento. Determinante è la possibilità di potere garantire, attraverso l’uso degli ammortizzatori sociali, l’integrità del patrimonio professionale dell’impresa ed altrettanto importante è che gli impianti rimangano a Modena.
Oggi, 22 marzo, l’azienda vuole cominciare a spostare parte delle attrezzature dallo stabilimento e ciò pur in presenza di incontri con il sindacato già fissati per continuare nel confronto per definire un possibile accordo sulle sorti dell’impianto.
La nostra risposta è a questo punto la proclamazione dello stato di agitazione e dello sciopero ad oltranza, ritenendo scorretto che in costanza di un confronto, il cui esito, se per l’azienda è scontato, non lo è altrettanto per i lavoratori e la Fillea/Cgil.
Chiediamo quindi che le operazioni di trasferimento di parti dell’impianto siano sospese almeno fino all’effettuazione dell’incontro previsto per il 28 marzo con l’auspicio che sia possibile in quella sede arrivare all’accordo possibile tra le parti.
Al contempo si fa appello alle istituzioni locali, Comune di Modena e Provincia, affinché la loro vigile presenza sulla questione si concretizzi, da parte del Comune, nel riconfermare la destinazione ad attività produttive dell’area dello stabilimento Stabila di Modena, e da parte della Provincia, nella convocazione delle parti per favorire una mediazione soddisfacente a tutela degli interessi locali dell’impresa e dei lavoratori.
Sauro Serri, segretario generale sindacato edili Fillea/Cgil Modena