21 Dic 2012 sciopero,
Modena, 21 dicembre 2012
La Cooperativa Sociale Dolce riconosce gli aumenti contrattuali ai lavoratori, previsti dal 1° ottobre 2012, dopo che ne aveva unilateralmente sospeso l’erogazione.
Ieri e oggi si sono svolti gli incontri tra la Funzione Pubblica/Cgil e la Cooperativa presso le prefetture di Bologna e Modena, a seguito della proclamazione dello stato di agitazione dei lavoratori.
L’impegno assunto formalmente dalla Cooperativa consiste nel riconoscimento degli aumenti previsti a partire da dicembre, con ricalcolo dell’incidenza sulle tredicesime. Inoltre prevede il recupero degli incrementi di ottobre e novembre da corrispondere nella busta paga di gennaio.
La vertenza ha avuto inizio quando la Dolce ha deciso, con un atto unilaterale, di non erogare la seconda tranche di aumenti contrattuali previsti dal 1° ottobre 2012. Si tratta di un aumento di 20 euro, dei 70 complessivi previsti dal CCNL delle Cooperative Sociali, rinnovato nel gennaio 2012.
La Cooperativa bolognese gestisce in provincia di Modena diversi appalti pubblici nell’ambito educativo ed impiega oltre 200 lavoratori (complessivamente sono oltre 2.500). L’appoggio scolastico nell’Unione Terre dei Castelli, gli asili nido di Modena, Vignola, Maranello, sono alcuni dei servizi gestiti da Dolce.
“Il riconoscimento degli incrementi economici – dice Fabio De Santis della FP/Cgil – è un risultato che salvaguarda gli impegni presi nel rinnovo del Contratto Nazionale. È un esito che deve essere guardato anche nell’ottica dell’ulteriore tranche di aumenti prevista a marzo 2013”.
La vertenza non si è comunque risolta, fanno sapere dal sindacato di piazza Cittadella, in quanto la Cooperativa Dolce non rispetta pienamente il diritto alla formazione dei lavoratori, non riconoscendo loro la retribuzione ordinaria per le ore destinate alle attività formative, ma sostituendola con una quota forfettaria di 5 euro, ben al di sotto della paga oraria contrattuale prevista.
Per questo motivo, nell’incontro di stamattina in Prefettura, pur riconoscendo il risultato sugli aumenti, la FP/Cgil ha deciso di non revocare lo stato di agitazione.
“Il ridimensionamento del diritto alla formazione nell’ambito educativo ha un effetto sulle retribuzioni, ma anche sulla qualità dei servizi socio-educativi, già in difficoltà per i tagli di questi anni. Inoltre – prosegue De Santis – la riduzione dei diritti dei lavoratori sono anche il frutto dei forti sconti con la quale la Cooperativa si è aggiudicata gli appalti in questi anni”.
In merito a questa controversia la Fp/Cgil, auspica la ripresa del confronto dopo il periodo festivo per trovare soluzioni condivise.
Mo
dena, 14 dicembre 2012
STATO DI AGITAZIONE LAVORATORI COOPERATIVA SOCIALE DOLCE
Il sindacato Funzione Pubblica/Cgil e i lavoratori della Cooperativa Sociale Dolce, che opera nei servizi pubblici nell’ambito dei servizi alla persona, preannunciano lo stato di agitazione per la mancata erogazione della 2° tranche di aumenti contrattuali previsti dal 1° ottobre scorso.
La Cooperativa Dolce conta circa 3.000 addetti, ha sede a Bologna e opera in diverse regioni italiane.
In Provincia di Modena gestisce diversi appalti pubblici nell’ambito educativo, tra i quali l’appoggio scolastico nell’Unione Terre dei Castelli, asili nido di Modena, Vignola, Maranello ed altri. A Modena città la Cooperativa gestisce da due anni il nido aziendale del Policlinico. Sul territorio provinciale la Dolce impiega circa 220 lavoratori.
La Cooperativa, con un atto unilaterale, ha deciso di non erogare la seconda tranche di aumenti contrattuali previsti dal 1° ottobre 2012. È un incremento medio di 20 euro mensili, da sommare ai 30 euro erogati a gennaio 2012. A marzo è prevista l’ultima tranche, sempre di 20 euro.
“La Cooperativa – dice Fabio De Santis della FP/Cgil – ha inviato una comunicazione ai lavoratori, dichiarando di non erogare l’aumento per difficoltà di bilancio, preannunciando anche il ritiro di condizioni di miglior favore previste dal regolamento aziendale, come l’integrazione dell’indennità di maternità”.
In questo modo la Dolce colpisce le retribuzioni dei lavoratori portandole al di sotto dei minimi tabellari, con un atto repentino e non condiviso dalle organizzazioni sindacali che considerano ciò un attacco diretto al Contratto Nazionale.
Inoltre la FP/Cgil fa sapere che la Cooperativa Dolce non rispetta il CCNL nemmeno in materia di formazione, retribuendo le ore destinate alle attività formative con una quota forfettaria di 5 euro, ben al di sotto della paga oraria contrattuale prevista.
“La Dolce, oltre a mettere in discussione il Contratto Nazionale, infrange i contratti di appalto sottoscritti con i Comuni della Provincia che prevedono il rispetto delle norme in materia di lavoro” aggiunge il sindacalista della Fp/Cgil.
“Così facendo, si va verso l’impoverimento ulteriore di un lavoro come quello delle educatrici e degli educatori destinato ai bambini e ai ragazzi con disabilità. Inoltre si aggredisce il diritto alla formazione in un ambito dove l’aggiornamento continuo è fondamentale. L’atteggiamento della Cooperativa incide negativamente anche sul welfare locale già pesantemente colpito dai tagli e dalla crisi”.
La Fp/Cgil chiede l’erogazione degli aumenti contrattuali a partire dal 1° ottobre 2012, il rispetto del CCNL anche in materia di formazione.
Sindacato e lavoratori sono pronti allo sciopero, nel caso la Dolce non dovesse ristabilire le condizioni di rispetto delle norme.