STATO DI AGITAZIONE LAVORATORI MERCATONE BUSINESS

21 Gen 2015 filcams, mobilitazione,

Modena, 21 gennaio 2015

Proclamato dai sindacati Filcams/Cgil-Fisascat/Cisl-Uiltucs/Uil nazionali lo stato di agitazione dei dipendenti di Mercatone Business a seguito della presentazione dell’istanza di concordato preventivo “in bianco”, per un incontro urgente sul piano industriale e le conseguenze sui dipendenti.

In provincia di Modena sono interessati alla vertenza circa 120 lavoratori, di cui 30 lavoratori in cassa integrazione dei due negozi ex Tre Stelle di San Cesario e Medolla, chiusi la scorsa primavera, e circa altri 80 addetti dei due punti vendita di Castelfranco Emilia e Sorbara (Bomporto).

Roma, 20 gennaio 2015

Mercatone Business, azienda storica della distribuzione organizzata del mobile, complementi di arredo e casalinghi, che conta 79 punti vendita in tutta Italia con circa 3500 dipendenti, ha presentato istanza di concordato preventivo “in bianco” e ne ha dato informazione alle OO.SS attraverso l’invio del comunicato stampa diffuso a tutti gli organi di informazione.
Purtroppo la notizia non ci ha sorpreso, poiché avevamo già compreso negli ultimi mesi che la situazione aziendale stava rapidamente degenerando. Negli ultimi tre anni abbiamo sottoscritto accordi sindacali per l’utilizzo dei Contratti di Solidarietà, che dovevano avere lo scopo di consentire un processo di riorganizzazione dei punti vendita, tale da rilanciare l’azienda e renderla competitiva e contenere, al contempo, il costo del lavoro per salvaguardare l’occupazione.
L’immobilismo, la mancanza di iniziativa anche sul piano commerciale hanno invece caratterizzato l’andamento degli ultimi tre anni, contribuendo ad aggravare gli inevitabili effetti della crisi economica. A nulla, quindi, sono serviti i sacrifici che lavoratrici e lavoratori (che in molti casi lavorano in Mercatone Business da 15/20 anni ed oltre) hanno fatto negli ultimi anni.
Ora, a fronte dell’ultima grave notizia, non abbiamo avuto informazione alcuna circa le ricadute che l’istanza di concordato preventivo potrà avere sui dipendenti di Mercatone Business e non abbiamo alcuna informazione sul piano industriale che dovrà necessariamente essere presentato al Tribunale di Bologna. Vi sono inoltre da affrontare le immediate ricadute su lavoratrici e lavoratori, ad esempio il pagamento della Cigs per i lavoratori dei punti vendita Tre Stelle e Mercatone Business chiusi solo alcuni mesi fa, il pagamento della solidarietà per tutti gli altri lavoratori.
È’ per questo che riteniamo necessaria l’apertura di un tavolo sia con l’azienda che con le massime istituzioni, a cui chiederemo di farsi garanti della salvaguardia di lavoratrici e lavoratori.
I massimi vertici aziendali, le istituzioni, i commissari nominati dal tribunale, non potranno prescindere dal diritto dei lavoratori ad essere rappresentati e tutelati.
Perciò, a sostegno delle giuste istanze dei dipendenti del Gruppo Mercatone Business, proclamiamo lo stato di agitazione, riservandoci di promuovere ogni eventuale iniziativa di mobilitazione.

Filcams Cgil Nazionale
Fisascat Cisl Nazionale
Uiltucs Uil Nazionale


Negozi ex Tre Stelle San Cesario e Medolla: denuncia della Filcams per il mancato pagamento della mensilità di dicembre, comunicato stampa 16/1/2015

image_print

Articoli correlati

30 Ott 2025 dl sicurezza sul lavoro

LE NOVITÀ DEL NUOVO DECRETO-LEGGE IN MATERIA DI SICUREZZA

Come anticipato dal nostro giornale (“Tavolo sicurezza, ultimi interventi sulla bozza di decreto legge”), in relazione agli esiti di alcuni […]

30 Ott 2025 intelligenza artificiale

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO E L’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

La Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione (CIIP) è una associazione nata nel 1990 per volontà di alcune tra le […]

30 Ott 2025 fillea

GLI INFORTUNI CON LE MACCHINE DI MOVIMENTAZIONE

Con la nostra rubrica “Imparare dagli errori”, dedicata al racconto e analisi degli infortuni professionali, abbiamo intrapreso, nelle scorse settimane, […]