01 Ago 2024 lavoro agile, panini spa, slc, smart working, telelavoro,
L’azienda Panini Spa ha dichiarato di voler ridurre drasticamente le giornate di “smart working” fruibili dai lavoratori, passando a 44 giornate annue ed eliminando le ulteriori 44 giornate aggiuntive concordate solo due anni fa a seguito di una trattativa lunga e ragionata.
Di fatto un passaggio da una media di 2 giorni a quella di 1 giorno di smart working a settimana.
Nel 2020/2021 durante l’emergenza Covid, per garantire continuità all’attività aziendale, i lavoratori hanno dato piena disponibilità a lavorare da casa, organizzandosi quasi sempre con mezzi propri e dimostrando innegabili capacità gestionali e organizzative: la produzione e l’attività non si è mai fermata e l’azienda ovviamente ne ha tratto giovamento.
A seguito di questa esperienza, nel 2022, all’interno dell’integrativo aziendale, è stato raggiunto un accordo sul lavoro agile che ha avuto, giustamente, un’eco positiva sui mass media per alcuni suoi aspetti significativi (riconoscimento del buono pasto e di un importo per i consumi privati nei giorni di lavoro agile).
Adesso l’azienda volendo ridurre le giornate di smart working mette in discussione un punto cruciale e qualificante di quell’accordo.
Questa decisione non si basa su oggettive problematiche rilevate:
- Non vi è stata una flessione della produttività.
- Non vi sono criticità organizzative.
- L’accordo attuale ha già tutti gli elementi per essere agevolmente gestito dai responsabili degli uffici.
Sono invece innegabili i benefici che il lavoro agile comporta:
- è uno strumento di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro
- incide positivamente rispetto alla sostenibilità ambientale
- è uno strumento apprezzato dai lavoratori ed è riconosciuto che lavoratori soddisfatti garantiscono una maggiore produttività.
Inoltre, si fa notare che l’accordo del “lavoro agile” è stato sottoscritto all’interno del rinnovo del Contratto integrativo aziendale: intervenendo su di esso si va a modificare l’equilibrio contrattuale raggiunto solo due anni fa.
La decisione dell’azienda, basata su elementi puramente soggettivi e umorali, e non motivata da problemi organizzativi e produttivi, non può di per sé determinare la messa in discussione degli accordi sottoscritti impoverendo il valore della contrattazione tra le parti e del sistema di relazioni sindacali fino a oggi praticato.
Per questo i lavoratori della Panini di Modena e di Milano coinvolti nell’accordo, riuniti in assemblea il 31 luglio 2024, hanno espresso un giudizio estremamente negativo rispetto alla posizione dichiarata dalla direzione aziendale.
I lavoratori chiedono di:
- Mantenere le 44 giornate annue garantite
- Mantenere le ulteriori 44 giornate annue addizionali da concordare col responsabile
- Ripristinare le 44 giornate annue garantite ai quadri
- Rendere definitivo e non più sperimentale l’accordo sul lavoro agile
- Confermare la valutazione di casi particolari per esigenze straordinarie
Per questo è stata approvata dalla assemblea l’apertura dello stato di agitazione sindacale a sostegno della vertenza con le seguenti modalità:
a) Blocco di ogni prestazione di lavoro straordinario.
b) Pacchetto di 16 ore di sciopero da proclamare con i tempi e l’articolazione che verranno ritenute più idonee nelle prossime settimane.
RSU Panini Spa
SLC-CGIL Modena – Milano | Fistel-Cisl Emilia Centrale