14 Mag 2012
I Centri di Identificazione ed Espulsione fanno i conti con i tagli lineari di bilancio al Ministero dell’Interno, pari a 70 milioni di euro. Le nuove gare di appalto sono impostate sul criterio del massimo ribasso. Salteranno così servizi indispensabili. La base d’asta di partenza prevista è di 30 euro più Iva. Ha già pagato lo scotto di questo ribasso il Cie di Bologna, che vede scendere da 70 a 28 euro al giorno i fondi per la gestione della struttura dopo che il consorzio siciliano Oasi, che già gestisce il Cie di Milo a Trapani, ha vinto la gara di appalto indetta a marzo. Ora si teme che lo stesso destino tocchi al Cie di Modena, attualmente gestito dalla Confraternita della Misericordia, lo stesso ente che ora dovrà far posto al consorzio siciliano a Bologna. Anche la Regione è preoccupata per la gestione futura dei centri di identificazione ed espulsione. L’assessore al Welfar Teresa Marzocchi e il garante dei detenuti Desio Bruno hanno inviato al riguardo una lettera al ministro Anna Maria Cancellieri, la quale riceverà a giorni una nuova informativa anche dal Presidente della Regione Vasco Errani. La questione è già approdata in Parlamento. Con un’interpellanza urgente della deputata del Pd Sandra Zampa, che ha chiesto la sospensione dei bandi. Ma al momento non sembra che il Ministero voglia intervenire.