27 Mar 2013
di Fatima Hasani
Tempi duri per i musulmani d’Europa, titola il comunicato stampa con il quale l’ENAR (Network europeo contro il razzismo) presenta il rapporto 2011-2012 sul razzismo nell’Ue pubblicato in occasione del 21 marzo, Giornata internazionale per l’eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale. Titola così perché dal rapporto emerge che sono i cittadini di religione musulmana le persone maggiormente colpite da episodi di discriminazione in Europa. A essere particolarmente colpite sono le donne, che in Francia rappresentano addirittura l’85 per cento dei casi riportati di islamofobia. Nel caso delle donne, la discriminazione per appartenenza religiosa si aggiunge a quella di genere.
L’islamofobia e le campagne contro gli immigrati sono cavalcate non solo dai partiti più estremisti. Servono a sviare l’attenzione dell’opinione pubblica dalla propria mancanza di visione e di leadership politica e da altri e più seri problemi. In tutti gli Stati membri la discriminazione si manifesta in maggiori difficoltà per l’accesso all’istruzione, all’alloggio, al lavoro, a beni e servizi, nel ricorso alla giustizia. Inoltre, i musulmani sono trattati diversamente dalle forze di polizia.
http://cms.horus.be/files/99935/MediaArchive/pdfpressefr/13-03-20%20rapport%20racisme.pdf