TRENKWALDER ITALIA, SEGNALI SEMPRE PIÙ NEGATIVI PER LA CONTINUITÀ AZIENDALE

11 Nov 2016 filcams, nidil,

Modena, 11 novembre 2016

Rischia di precipitare la situazione della Trenkwalder Italia, agenzia di somministrazione che ha la sua sede principale a Modena e numerose filiali in tutta Italia.
Dopo i primi campanelli d’allarme sugli stipendi di settembre non pagati ai circa 5.800 lavoratori (sugli 8.500 complessivi) somministrati nelle varie realtà lavorative sul territorio nazionale – di cui circa 1.800 su Modena -, ora la situazione va decisamente peggiorando, nonostante nell’incontro del 21 ottobre fossero state date ai sindacati rassicurazioni sui pagamenti e sulla prosecuzione dell’attività dopo il deposito del concordato in continuità presso il tribunale di Modena.
A quell’incontro era stato detto che, a seguito di autorizzazione da parte del Tribunale dello sblocco di 30 milioni di euro per poter dare continuità aziendale, nel giro di una settimana sarebbero stati pagati gli stipendi di settembre ed erano state date garanzie anche per il mese di ottobre.

Ad oggi la realtà è purtroppo diversa. “Mentre si assiste ad un graduale passaggio di lavoratori ad altre agenzie rischiando l’azzeramento dell’attività di somministrazione, anche sul fronte stipendi non si muove niente” dichiara Antonio Petrillo di Nidil/Cgil. Infatti non è stato pagato lo stipendio di settembre ed è a forte rischio anche quello di ottobre 2016 previsto per il 15 novembre. L’azienda si sta infatti ulteriormente impoverendo proprio per il venir meno della possibilità di collocare lavoratori presso i vari committenti.
Nidil/Cgil sta ufficialmente comunicando alle aziende utilizzatrici di adempiere alla responsabilità in solido, così come previsto dalla legge, pagando direttamente i lavoratori per i mesi effettuati.
Ad oggi, una parte delle aziende modenesi utilizzatrici ha già adempiuto a questo obbligo anche grazie ad accordi con Nidil/Cgil, mentre un’altra parte di aziende sta prendendo tempo per verifiche normative di carattere fiscale e contributivo, anche se questo non le esime dalla responsabilità in solido. Questo temporeggiare lascia però i lavoratori senza stipendio e quindi in serie difficoltà economiche, visto che si tratta di lavoratori discontinui.

Nidil/Cgil ha preso contatto con le varie associazioni datoriali affinché si adoperino nei confronti delle aziende loro associate sia per il pieno rispetto di questi obblighi, sia cercando di accelerare i pagamenti. In questi giorni, sono infatti alcune centinaia le telefonate ogni giorno da parte di lavoratori alla Cgil, sia a Nidil (che tutela i somministrati), sia alla Filcams (che tutela i dipendenti diretti).

Situazione molto preoccupante è infatti anche quella che riguarda i dipendenti diretti di Trenkwalder Italia, circa 280 a livello nazionale, una novantina su Modena. “I lavoratori hanno ricevuto solo un acconto sullo stipendio di ottobre e stanno aspettando il saldo” spiega Elisabetta Tiddia della Filcams/Cgil.
Anche sul versante del concordato, per questi lavoratori non ci sono buone notizie perché ad oggi, così come per i somministrati, le garanzie date negli incontri del 26 ottobre e 7 novembre sullo sblocco delle retribuzioni e la continuità aziendale, non vengono confermate perché non è disponibile la liquidità finanziaria concessa con autorizzazione del giudice delegato.
I sindacati Nidil e Filcams sono molto preoccupati perché c’è il rischio che non si riesca entro il 20 gennaio 2017 (data prevista dal Tribunale) a presentare il piano industriale necessario per il deposito definitivo del concordato in continuità. Il rischio è dunque che si profili una situazione ben più grave per Trenkwalder.

Trenkwalder, Apl ammessa al concordato preventivo, trovato l’accordo per tutelare i lavoratori comunicato stampa 21.10.2016

Agenzia lavoro Trenkwalder, forte situazione di incertezza sui pagamenti dei lavoratori, comunicato stampa 19.10.2016

intervista Radio Articolo 1 a Elisabetta Tiddia Filcams/Cgil, 10.11.2016

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